La biblioteca “fa spazio” agli adolescenti tra gioco e studio
L'assessore Maffioli e la direttrice Giussani hanno mostrato l'avanzamento dei lavori all'interno della biblioteca cittadina con nuove aule dedicate al gaming e allo studio
La casa della cultura dei bustocchi sta cambiando pelle. La biblioteca di Busto Arsizio sta riorganizzando i suoi spazi interni per allargare ancora di più il suo bacino d’utenza e lo sta facendo grazie all’impegno della sua direttrice Claudia Giussani e del suo staff che da mesi sta lavorando ad un progetto che rivoluzionerà il modo di fruire gli spazi, con un occhio di riguardo alle categorie di cittadini che la frequentano meno e cioè gli adolescenti. A loro è rivolta, infatti, l’attenzione dell’assessorato per coinvolgerli attivamente nel progetto culturale dopo il buon successo dell’iniziativa rivolta ai neonati e ai rispettivi genitori con le 400 lettere inviate alle famiglie dei nuovi nati nel 2019 in cui li si invita a venire in biblioteca per iscrivere i propri figli e per ritirare il primo libro della loro vita.
I lavori di ristrutturazione degli spazi della Biblioteca, avviati nelle scorse settimane per rispondere alle esigenze di rinnovamento evidenziate anche dagli utenti nel corso dei focus group organizzati nei mesi scorsi, procedono come previsto e questa mattina l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli ha eseguito un sopralluogo insieme alla stampa per mostrare a che punto sono.
«La biblioteca – afferma l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli – è tra le ‘case’ della cultura per antonomasia: luogo di apprendimento, di approfondimento, di conoscenza, di incontro, di scambio. Oasi di benessere, come tutte le ‘domus’ culturali. Da tempo è al centro di un potenziamento delle attività e dei servizi, con grande attenzione ai più piccoli e ai ragazzi e stiamo lavorando perché, anche in virtù della sua posizione baricentrica, possa diventare sempre più un punto di riferimento per tutti i cittadini che amano leggere e amano la cultura in generale e anche per chi volesse imparare ad amarla di più. I lavori che abbiamo avviato – prosegue Maffioli – sono un’ ulteriore dimostrazione di una politica di concretezza, perché l’investimento in cultura non è in alcun modo un vuoto a perdere».
Nonostante la presenza di operai durante l’estate la biblioteca ha continuato a operare senza interruzioni, pur in un periodo di ferie, grazie alle forze messe in campo da Agesp Attività strumentali per quanto riguarda lo spostamento di scaffali, tavoli, banchi, le tinteggiature dei locali, i lavori relativi a impianto elettrico e rete informatica.
Seguendo la naturale vocazione degli spazi (parte tradizionale della biblioteca e Sala Monaco), il progetto prevede in sintesi la definizione delle aree come segue:
– area studio silenzioso: da collocarsi nelle attuali sale consultazione
– area consultazione silenziosa periodici: da collocarsi nell’attuale emeroteca
– area Saggistica e lettura quotidiani: da collocarsi nell’attuale zona di ingresso
– area Letteratura: da collocarsi in sala Monaco
– area studio non silenzioso: da collocarsi in sala Monaco zona superiore
– area gioco e adolescenti: da collocarsi nell’attuale sala Letteratura
– area 0 – 12 da collocarsi nell’attuale sezione ragazzi
– area ristoro utenti: proposta da verificare : corridoio espositivo e cortiletto
– donazione Max Croci: da collocarsi nella sezione di storia locale (accessibile su appuntamento)
– area back office per prestito interbibliotecario: magazzino tavolo operatore
– area front office per prestito interbibliotecario: Sala Monaco
A luglio e ad agosto, il personale della biblioteca ha provveduto a trasferire i libri della sala letteratura dal primo piano in sala Monaco, dai cui spazi sono stati spostati i volumi di saggistica che saranno presto collocati a scaffale aperto nell’area dell’ingresso. Da qui sarà tolto il bancone dei prestiti, proprio per eliminare una barriera che nelle biblioteche moderne, dove gli ambienti devono essere accoglienti, non deve esistere.
La sala Monaco sta per diventare il cuore pulsante della Biblioteca: lì ci si dovrà rivolgere per i prestiti e al piano terra, tra gli scaffali della letteratura, dove ora ci sono i tavoli per lo studio, saranno posizionati dei salottini per la conversazione informale, al secondo piano resteranno i tavoli per lo studio, ma lo spazio nel suo complesso non sarà più silenzioso. Per lo studio silenzioso ci sarà posto nell’area antica, nelle ex sale di consultazione, dove saranno collocati dei nuovi tavoli.
Attenzione agli adolescenti. La mini rivoluzione sta coinvolgendo anche il primo piano dell’area antica. Qui gli adolescenti (di una fascia d’età che va dai 12 ai 18 anni) troveranno un’area completamente dedicata a loro: negli spazi delle ex sale letteratura sarà creata un’area per loro. «Per invogliarli a venire in biblioteca abbiamo pensato di mettere a disposizione un nuovo spazio adatto alle loro esigenze, dove potranno leggere e studiare, ma anche giocare (ci saranno consolle e giochi da tavolo), suonare e fare ciò che nel tempo i ragazzi ci chiederanno» afferma la direttrice della Biblioteca Claudia Giussani.
Altrà novità a breve sarà il conferimento del fondo donato dal regista Max Croci (recentemente scomparso), composto da dvd e locandine di film. Il materiale sarà collocato nella sezione di storia locale, spazio molto frequentato dagli storici e dagli studiosi, dove già si trovano i fondi Gambini, Grampa e Crespi Legorino.
I lavori, che dureranno fino a ottobre, non stanno influendo sull’erogazione dei servizi perché sono eseguiti a biblioteca aperta e con limitazioni minime, per motivi di sicurezza, solo nei locali in cui saranno eseguite le imbiancature.
In questi giorni, per poter accedere ai servizi in maniera rapida e agevole, l’utenza è invitata a seguire queste semplici indicazioni:
– per prestiti e restituzioni di libri di narrativa, rivolgersi in Sala Monaco;
– per prestiti e restituzioni di libri di saggistica, rivolgersi in Sala Monaco oppure al banco prestiti dell’ala storica;
– per libri per bambini/ragazzi, rivolgersi entro le 14 in area ragazzi oppure, dopo le 14, al banco prestiti dell’ala storica;
– per prenotare o per effettuare una ricerca a catalogo, basta compilare la scheda, l’operatore risponderà entro trenta minuti massimo;
– per studiare o leggere in silenzio, utilizzare le sale riservate nell’ala storica.
ALCUNI DATI
La Biblioteca Gian Battista Roggia è la seconda della provincia di Varese per servizi e patrimonio, con un bacino d’utenza che, comprendendo anche il Sistema Bibliotecario Intercomunale di cui è a capo, supera i 150.000 abitanti. Si tratta di una biblioteca comunale, importante sportello per i cittadini che, secondo il Manifesto Unesco sulle Biblioteche Pubbliche, deve avere queste caratteristiche:
– essere via di accesso locale alla conoscenza;
– costituire una condizione essenziale per lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali;
– fornire tutti i servizi sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale;
La Biblioteca Gian Battista Roggia con oltre 200.000 volumi di cui più della metà a scaffale aperto, circa 4000 pubblicazioni del Fondo Antico, 230 periodici correnti e 2000 periodici storici cessati, un Fondo di storia locale con importati donazioni quali il Fondo Gambini e il Fondo Grampa, può davvero ritenersi un importante punto di riferimento culturale e per la lettura dell’intero territorio.
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