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Abbonamenti “solo treno”, Trenord e Regione comunicano le modalità di rimborso

Il problema riguarda i viaggiatori in partenza da stazioni nel bacino milanese-brianzolo dello Stibm, che da ottobre subiscono significativi rincari

I lavori nella stazione FS di Busto Arsizio

Si è tenuto giovedì pomeriggio l’incontro in Regione Lombardia con i rappresentati dei viaggiatori e delle associazioni dei consumatori.

Dal rendez-vous è emerso che verranno semplificate le procedure per la richiesta del rimborso per i clienti storici solo ferroviari. La compilazione sarà semplice e tutta on line sul sito Trenord. Inoltre, per predisporre la documentazione, sono attivi i punti di assistenza al cliente situati alle stazioni di Milano Cadorna e Milano Porta Garibaldi (My Link Point).

In virtù della semplificazione della procedura, definita durante l’incontro, chi chiederà il rimborso dovrà caricare sul sito trenord.it, non più certificati come previsto inizialmente, bensì autodichiarazioni che esplicitino la residenza, il luogo abituale di svolgimento della propria attività (lavoro, studio o altro) e la formale richiesta di accesso al contributo con l’impegno a non utilizzare l’abbonamento Stibm su sistemi di trasporto diversi da quello di Trenord. Il cliente aggiungerà inoltre il proprio Iban per l’accredito dell’eventuale rimborso e l’immagine di carta d’identità e tessera sanitaria/codice fiscale.

In merito al nuovo sistema tariffario, rispondendo alle domande delle rappresentanze dei clienti e dei consumatori, l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri ha ribadito che «procrastinare Stibm avrebbe solo spostato il problema di qualche anno, non evitando aumenti progressivi che la Regione avrebbe dovuto applicare per colmare il gap tra ferro e gomma che già costa – a parità di chilometri – il 30 per cento in più. Mantenere un doppio sistema sarebbe stato contro il principio stesso dell’integrazione cui l’ente regolatore ha deciso di aderire e avrebbe significato applicare periodicamente un rincaro di tutte le tariffe su tutto il territorio regionale e non solo sul territorio sul quale si sta realizzando la prima parte dell’integrazione. Trenord è l’unico soggetto di trasporto presente in tutte i bacini della Lombardia. La mobilità di oggi e del futuro è e sarà fondata sulla connessione e sull’integrazione. Non aderendo a STIBM il sistema ferroviario avrebbe creato un danno enorme a decine di migliaia di persone che già oggi godono dei benefici dell’integrazione. Trenord, consapevole delle criticità generate verso chi utilizzava solo il treno, è intervenuta con azioni di mitigazione”.

La richiesta di rimborso potrà essere compilata on line a partire dal 16 ottobre.

Dal canto loro i rappresentanti dei viaggiatori hanno ribadito le critiche per il problema affrontato in tempi troppo lunghi e in modo considerato non risolutivo.

Durante l’incontro in Regione Lombardia è stato inoltre fatto il punto sulla performance del sistema ferroviario regionale. «I dati – ha proseguito l’Aa di Trenord – mostrano un netto miglioramento: come si evince dal confronto tra il 2018 e il 2019 la puntualità è migliorata dal 75% all’81,8%. Le soppressioni giornaliere sono diminuite passando dal 5,8% al 2,9%. Non basta ancora, il nostro lavoro prosegue e si concentrerà sulle direttrici che ancora presentano margini di miglioramento». Stessa linea anche per l’assessore Claudia Maria Terzi (qui l’intervista video).

L’Ad di Trenord Marco Piuri ha infine confermato che da gennaio entreranno in servizio i primi dei 185 nuovi treni che rinnoveranno la flotta da inizio 2020 al 2023.

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Pubblicato il 11 Ottobre 2019
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