Il sindaco Pignatiello annuncia: “Stop al 5G”
Il sindaco di Castano Primo ha annunciato la delibera di giunta per bloccare la realizzazione di antenne per il 5G
”Non siamo contro la tecnologia, a patto che non costituisca un rischio per la salute dei cittadini. Aspettiamo studi certi”. Così il sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, che ha da poco approvato una delibera di giunta che sospende e blocca tutti i lavori di costruzione e installazione delle antenne per la diffusione della tecnologia 5G. Insieme a Castano, hanno approvato la delibera anche i comuni di Robecchetto con Induno, Magnago e Bienate.
”Dato che al momento non esistono certezze – ha detto il primo cittadino a MalpensaNews – aspettiamo gli studi degli esperti. La salute dei cittadini è più importante. Abbiamo già inviato – comunica – una lettera al ministero della Salute (presieduto da Roberto Speranza di Leu, ndr), che adesso dovrà risponderci entro 90 giorni”. Per Pignatiello, rieletto a maggio dopo il primo mandato, ciò significa rispettare “il patto con i cittadini: abbiamo sempre detto che l’ecologia, e quindi la salute dei cittadini, è prioritaria: questa decisione va in tal senso”.
Pignatiello si è detto inoltre vicino ai comuni colpiti dal traffico aereo di Malpensa, in particolare nel periodo di chiusura di Linate (conclusosi il 27 ottobre): “Noi, in realtà, abbiamo subito marginalmente gli effetti del bridge. All’inizio ci fu la richiesta di allestire un parcheggio temporaneo per tutti i tre mesi, ma l’abbiamo chiuso prima. Il bridge, qui a Castano, è passato senza particolari problemi; ma capiamo i disagi degli altri comuni, che sono molto più colpiti dall’inquinamento acustico e atmosferico”.
Sono passati pochi mesi dall’elezione di Pignatiello che, come detto, è stato riconfermato: “Il lavoro di questi mesi è la naturale prosecuzione di quanto fatto nei cinque anni precedenti, ma con più consapevolezza: i voti sono aumentati, segno che i cittadini credono in questa amministrazione”. Sull’ex caserma i lavori procedono: “A breve usciremo con la manifestazione di interesse: siamo aperti a tutte le associazioni del territorio che vogliono lavorarci. Noi abbiamo già detto che lì dovrà esserci il progetto ‘dopo di noi’. Poi la responsabilità passerà alle associazioni”.
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