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Il ponte medievale sul Ticino: un reperto dimenticato

Ne è rimasta una pila, di proprietà del comune di Turbigo. Lasciata da tempo all'incuria, ora il consigliere Gritta chiede di intervenire

Pila ponte sul Ticino

È una testimonianza della presenza di Napoleone della Torre, esponente di spicco della casta guelfa dei Della Torre e signore di Milano dal 1265 al ’77. È la pila del ponte del Ticino di Turbigo, un collegamento tra le due sponde del fiume che, secondo il sito dei Beni Culturali della Lombardia, risale al XII secolo.

Da anni, tuttavia, è abbandonata a se stessa. Attorno vi crescono alberi che ne indeboliscono la struttura, un ‘opus quadratum’ di architettura simile a quelle realizzate dai maestri campionesi: grandi blocchi di serizzo ben tagliati e preparati. Il ponte era anche uno snodo importante dell’epoca poiché faceva parte della via Novaria-Comum (la strada di epoca romana che collegava Como con Novara passando appunto da Turbigo) e si collegava alla torre di Velate: in una pergamenta del 1198 si parla della manutenzione della strada che conduce al ponte di Turbigo, a cui la comunità di Velate doveva contribuire.

La richiesta di Francesco Gritta

«Nei giorni scorsi ho verificato di persona lo stato di conservazione della pila. Purtroppo, ho dovuto constatare che si trova in uno stato di semi-abbandono». Così ha scritto il consigliere turbighese Francesco Gritta, della lista di opposizione ‘Turbigo da vivere‘, in una mail inviata alla soprintendenza ai Beni Culturali e alla sezione FAI di Milano ovest. Gritta ha denunciato il fatto che «manca una cartellonistica che faciliti la sua identificazione,che spieghi la storia di questo reperto. E, cosa più preoccupante, la vegetazione ha preso possesso della pila: alberi d’alto fusto crescono su di essa, ne compromettono la stabilità e la conservazione». Il consigliere ha concluso chiedendo quali siano «i passaggi da intraprendere per iniziare il recupero» e se ci sono «dei bandi a cui fare riferimento».

Pubblicato il 23 Gennaio 2020
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