I sindacati scrivono a Marc Bitzer presidente di Whirlpool: “Sia lei il garante degli accordi”
Il numero uno della multinazionale americana si troverebbe nel quartier generale di Pero. Una delegazione della Embraco di Torino e la rsu di Cassinetta di Biandronno hanno chiesto di incontrarlo
Le segreterie nazionali di Fiom, Fim Cisl e Uilm hanno scritto una lettera al presidente e amministratore delegato di Whirlpool Corporation, Marc Bitzer, che in questo momento si trova in Italia nella sede di Pero (Milano). Questa mattina una delegazione di trenta lavoratori della Embraco di Riva di Chieri (Torino), che da tempo attendono la reindustrializzazione del sito produttivo promessa dalla multinazionale e senza stipendio da dicembre, insieme alla rsu di Cassinetta di Biandronno sono all’esterno del centro direzionale di Pero nella speranza di poter incontrare Bitzer.
La Embraco non rientra tra le aziende controllate da Whirlpool Emea ma dipende direttamente dalla casa madre americana e questo giustificherebbe la presenza dei lavoratori dello stabilimento piemontese. «Abbiamo chiesto di essere ricevuti da Bitzer – spiega Matteo Berardi rsu della Fiom Cgil – per cercare di capire quello che sta succedendo in Italia, rispetto al piano industriale firmato nell’ottobre di due anni fa e disatteso, ma anche per esprimere solidarietà ai nostri colleghi torinesi che si trovano in una situazione di stallo senza avere risposte».
Di seguito il testo della lettera inviata dalle segreteria nazionali di Fiom, Fim e Uilm.
Egregio signor Bitzer,
le inviamo questa lettera riguardo la difficile situazione che è venuta a crearsi nel nostro paese con Whirlpool Italia.
Certamente lei saprà che il giorno 25 ottobre 2018 al Ministero dello Sviluppo economico Whirlpool assieme ai sindacati e al governo italiano ha sottoscritto un piano industriale; detto piano ribadiva la strategicità dell’Italia rispetto all’area Emea, prevedeva la specializzazione produttiva delle fabbriche attraverso investimenti industriali ed investimenti in strategie commerciali finalizzato alla crescita dei volumi.
Il suddetto piano, perché potesse arrivare a compimento, veniva sostenuto con ammortizzatori sociali che il Governo italiano ha concesso, detti ammortizzatori sociali avrebbero comportato ulteriori sacrifici che i lavoratori hanno però accettato di continuare a fare poiché convinti che fosse un buon piano e che potesse davvero rilanciare l’azienda.
Quelle azioni sarebbero dovute iniziare già ai primi mesi del 2019, proprio mentre lei diventava presidente, invece quelle anche poteva sembrare una lenta attuazione del piano si è dimostrata poi nei fatti un mancato rispetto degli accordi, non solo perché Whirlpool ha comunicato la cessione del sito di Napoli, ma anche perché sono venute meno tutte quelle altre azioni che il piano industriale conteneva mettendo conseguentemente a rischio la sostenibilità di altri siti oggi presenti in Italia e altre funzioni di staff.
Vogliamo però continuare a pensare che Whirlpool possa mantenere gli impegni che prende con i lavoratori, con chi li rappresenta e con il Governo italiano perciò facciamo appello a lei perché si faccia garante del rispetto dell’accordo del 25 ottobre 2018.
Distinti Saluti rsu Fim, Fiom, e Uilm Whirlpool
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