Sole, caldo e secco: si alza l’allerta per gli incendi boschivi
La protezione civile ha emesso un bollettino di codice arancione per l'allerta incendi in tutto il Varesotto. Rimane sempre in vigore il periodo ad alto rischio su tutto il territorio regionale
Una vasta area di alta pressione estesa dal Mediterraneo all’Europa occidentale e centrale garantisce per gran parte della settimana tempo stabile, prevalentemente soleggiato e temperature massime sopra la norma del periodo. Una circostanza che fa crescere l’allerta per gli incendi boschivi in buona parte della Lombardia. La Protezione Civile Regionale ha infatti emesso un bollettino che innalza a livello arancione l’allerta per i roghi in tutta la fascia prealpina.
“Si segnala un grado di pericolo da medio a localmente alto su fascia prealpina, pedemontana e o in aumento per i prossimi giorni” si legge nella nota. Una circostanza dovuta al mix di quattro fattori: “protrarsi di condizioni meteo stabili e asciutte, debole ventilazione prevista anche per i prossimi giorni su tutto il territorio regionale, aumento costante delle temperature che contribuiscono ad aumentare lo stato secco della vegetazione e recenti incendi registrati sul territorio regionale”.
Alla luce di tutto questo il Centro Monitoraggio Rischi Naturali del Pirellone “chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa minima di attenzione, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi”.
Oltre a questo, comunque, la Protezione Civile ricorda che è ancora attivo il periodo ad alto rischi di incendi boschivi su tutto il territorio regionale. Una scelta presa ormai settimane fa e dettata sia dalle condizioni meteo che dalla necessità di non sottrarre risorse e attenzione dalla lotta al Coronavirus. Tra le varie misure previste si ricorda quindi che “vige il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiore a cento metri, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, gettare mozziconi accesi al suolo e compiere ogni operazione che possa creare pericolo di incendio. Scattano pertanto, per i trasgressori, le sanzioni previste dalla legge”.
Alto rischio di incendi boschivi su tutta la Lombardia, scattano i divieti
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