Grigliata tra vicini? “Fate denuncia anonima”. Ma il sindaco si dissocia dalla Polizia Locale
Il post del comando di Polizia Locale minaccia di far "passare un po del vostro tempo in caserma" a chi si ritrova con amici e famigliari. Il sindaco di Lonate dà lo stop: "Non condivido tono di minaccia, non si può giustificare la delazione"
«Potete segnalare casi di assembramenti anche in luoghi privati, anche in anonimato». Il post della Polizia Locale accende le reazioni dei cittadini. Anche perché accompagnata da una minaccia neppure tanto velata: «Chi ha intenzione di trascorrere i prossimi giorni di festa presso amici e parenti sappia che noi siamo pronti a punire senza indugio. Restate a casa altrimenti rischiate di passare un po del vostro tempo in caserma».
Succede a Ferno e Lonate Pozzolo, vicino all’aeroporto di Malpensa: i due Comuni condividono il servizio di Polizia Locale. Di fronte ai timori di contagio da Coronavirus il comando retto da Emanuele Mattei ha deciso di mandare un messaggio molto duro. Con un risvolto inatteso: la presa di distanza, pubblica e decisa, del sindaco di uno dei due Comuni, quello di Lonate Pozzolo.
«Caduta di stile» l’ha definita il sindaco Nadia Rosa, con parole che tendono a prendere le distanze senza accuse. Che, ribadendo preoccupazione e necessità di mantenere il distanziamento sociale, ha però specificato che l’attenzione alle misure «non significa legittimare un clima di sospetto o, peggio, di delazione»: «Non condivido minimamente la possibilità di utilizzare il numero delle emergenze della Polizia Locale per denunce anonime. Non condivido il tono di minaccia che è stato usato. Tutti dobbiamo rispettare le regole ed è compito della Polizia Locale, dei Carabinieri e di tutte le forze dell’ordine verificare che lo facciamo. Questo ruolo però va esercitato con buon senso, educazione e rispetto, così come richiesto anche da documenti ufficiali degli organi superiori».
Già nei giorni scorsi il comandante della Locale, Emanuele Mattei, si era detto preoccupato dal rischio di feste e grigliate e di “riunioni” di famiglia o tra amici. Una situazione potenzialmente pericolosa anche perché il Comune di Ferno (appunto uno dei due associati) ha un tasso di contagio piuttosto elevato, come raccontavamo nei giorni scorsi. Certo, l’invito alle denunce anonime è andato oltre. E tanto più sembra andare oltre prerogative e facoltà la minaccia di far «passare un po’ del vostro tempo in caserma», che pare adombrare quasi una limitazione della libertà personale.
Non a caso il post ha subito sollevato perplessità e proteste (anche tra simpatizzanti della lista civica di maggioranza). E la querelle tra sindaco e Polizia Locale è state subito rilanciata anche sui social anche fuori dai due Comuni interessati, con accese discussioni.
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