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Vorrei dare voce… alla foresta

Una riflessione commovente e sincera della Responsabile per la Sicurezza Prevenzione e Protezione Angela Ielpo della Fondazione centro accoglienza anziani di Lonate Pozzolo

Ruscello nella foresta incantata

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione commovente e sincera della Responsabile per la Sicurezza Prevenzione e Protezione Angela Ielpo della Fondazione centro accoglienza anziani di Lonate Pozzolo che ci ha segnalato la presidente della Fondazione Enrica Rossi.

Parole, parole, parole… di parole se ne sono dette davvero tante in questo periodo. Parole di accusa, parole di offesa, parole di amarezza, parole di rammarico, parole di dolore, parole di angoscia, parole di ringraziamenti… parole che fanno male e bene al cuore di chi si adopera anima e corpo per il bene delle Case di Riposo.

E mentre tutti parlavano qualcuno si dava da fare. Giorno e notte, 24 ore su 24, in settimana e nel weekend. Provava emozioni, soffriva, faticava, lottava per cercare una ragione, un motivo, un conforto. Di queste persone vorrei parlarne io, in modo semplice e senza pretese. Nel mio piccolo ho assistito a tanta gente di buon cuore che ha fatto e detto per il bene degli altri, senza speculare su questo virus e senza tirarsi mai indietro. A loro oggi va tutta la mia stima e il mio ringraziamento e a tutte quelle persone che nel mondo, per la loro realtà, sono state testimoni e attori positivi per un domani migliore.

Vorrei dare voce alle azioni della nostra Presidente Enrica Rossi, sempre presente in prima linea. Attenta, partecipe, scrupolosa, addolorata per la situazione ma pronta a urlare forte per il bene degli Ospiti e degli operatori. Grazie!

Vorrei dare voce all’operato della dottoressa Elena Colabufo, guerriera in prima linea con le visite agli ospiti e con l’esecuzione di centinaia di tamponi. Disponibile anche a parlare ai parenti dei nostri Ospiti per telefono o con videochiamate, supporto prezioso e attento al personale. Grazie!

Vorrei dare voce anche a tutti gli altri medici che visitano gli Ospiti che hanno o no contratto il virus, impostano le terapie, supportano e rassicurano i parenti e, con grande umanità, affiancano e sostengono gli anziani nella sofferenza. Grazie!

Vorrei dare voce agli infermieri che hanno dimostrato di avere una grande responsabilità. Attenti alle richieste degli Ospiti e dei loro familiari che chiamano spesso per sapere lo stato di salute dei loro cari. Coraggiosi e forti anche nel dare la triste notizia che mai vorrebbero dare. Vigili sui comportamenti degli altri operatori affinché vengano rispettate le norme di sicurezza. Stanchi dallo svolgimento dei doppi turni. Grazie!

Vorrei dare voce all’agire degli operatori socio assistenziali (ASA), capaci di affrontare situazioni nuove mai viste. Instancabili lottatori esperti e bravi nel loro lavoro e nel sostegno prestato a tutti. Esecutori attenti di un’igiene accurata, di una corretta idratazione e alimentazione. Uomini e donne pieni di sentimenti che ho visto piangere di fronte alla sofferenza e alla morte. Grazie!

Vorrei dare voce agli operatori d’igiene ambientale in prima linea contro un nemico invisibile ma devastante. Quando li osservo vedo nelle loro mani le armi per combattere il nemico. Combattono pulendo e puliscono, puliscono, puliscono … puliscono sul pulito. Sempre disponibili. Instancabili. Grazie!

Vorrei dare voce al servizio degli operatori lavanderia/stireria che caricano lavatrici e asciugatrici, raccolgono la biancheria degli ospiti e degli operatori, stirano, imbustano e non si fermano mai. Grazie!

Vorrei dare voce agli operatori dei Servizi Generali. Una macchina con ingranaggi che non si può fermare! Rifornimenti, riparazioni, attenzione alle scorte e alla sostituzione delle bombole di ossigeno, trasporto di carrelli per garantire tutto il necessario ai nuclei insieme agli altri operatori dedicati a questo servizio. Attenti alla cura anche di ciò che può sembrare superfluo ora come l’attenzione per la voliera o per le nostre piante. Responsabili anche delle uscite sul territorio. Grazie!

Vorrei dare voce a tutti gli operatori che sono risultati positivi al tampone e che non hanno potuto svolgere il loro lavoro come avrebbero voluto. Preoccupati e segnati dal virus con il cuore e il pensiero vicini a chi era in servizio. Grazie!

Vorrei dare voce al personale amministrativo attento alle nuove normative e alle disposizioni che cambiano ogni giorno. Persone che lavorano in ufficio e da casa garantendo quotidianamente l’acquisto di materiale e dispositivi necessari allo svolgimento del lavoro. Ufficio del personale instancabile nella ricerca di nuove assunzioni per garantire il servizio. Ore e ore spese al telefono e alla ricerca senza tregua. Grazie!

Vorrei dare voce agli operatori della portineria sempre disponibili e attenti, capaci di mantenere la calma in tutte le situazioni senza lasciare che l’ansia e l’agitazione dilaghino in tutta la struttura. Grazie!

Vorrei dare voce al personale della cucina, aiuto prezioso e silente. Il pasto è un momento importante della giornata e avere una garanzia almeno in quello non è assolutamente poco. Grazie!

Vorrei dare voce alla preoccupazione di don Giuseppe e alle sue chiamate quotidiane per aggiornarsi sulla situazione. A lui e a tutti i sacerdoti, le suore, e i religiosi che pregano per noi va un pensiero grande e un ringraziamento che supera l’umano proprio ora che dell’aiuto del Padre abbiamo ancora più bisogno. Grazie!

Vorrei dare voce a tutti i nostri anziani spaventati che chiedono sempre quando tutto tornerà come prima. Nomi, volti, storie che ci mettono tristezza e che ci lasciano un vuoto dentro quando se ne vanno. Il pensiero va alla mia amica Teresa che mi manca molto e a tutti quegli amici che non vedo più tutti i giorni. Teresa passava tutto il giorno sulla sua poltrona e mi dava consigli, pregava per me e per la mia famiglia, mi lasciava la chiavetta del caffè chiedendomi di ricordarmi di prendere un caffè e riposarmi. A lei e a tutti i nostri ospiti che sono la ragione del nostro lavorare vorrei dire grazie!

Ho pensato di scrivere queste righe pensando agli occhi tristi degli operatori con le mascherine, le visiere e i camici monouso; agli occhi degli anziani che escono dalle camere per fare un giro nel corridoio pensando che non li veda nessuno; ai cocoriti nella voliera che cantano all’arrivo di un nuovo giorno nonostante tutto; all’orologio che segna le 18.30 sempre troppo presto perché ancora non hai finito di fare quello che dovevi; al telefono che suona sempre e ti fa male l’orecchio perché mentre rispondi lo appoggi alla spalla e le mani le usi per fare altro… a questo e molto altro penso mentre vi racconto di chi ha silenziosamente aperto un varco nel mio cuore in tutte queste settimane.

Lo sappiamo come dice il proverbio no? Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Ecco, io oggi vorrei che a far rumore fosse quella foresta che cresce ogni giorno e permette alla nostra struttura di andare avanti nonostante tutto. A questa foresta oggi presto la mia voce per dirgli il mio grazie!

RSPP – Coordinatore Servizi Generali
Angela Lucia Ielpo Ferrara

Pubblicato il 28 Aprile 2020
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