Anna Rosa Peruzzotti, l’ostetrica che ha fatto venire al mondo i sommesi
A partire dagli anni Settanta ha assistito migliaia di donne nel momento più prezioso e delicato della loro vita: se n'è andata all'età di 76 anni
Può la scomparsa di una persona essere anche un inno alla vita? Forse sì, se genera affetto in tante altre persone. Lo racconta anche l’addio ad Anna Rosa Peruzzotti, lo racconta una esistenza che oggi tutti ricordano con emozione.
Aveva 76 anni ed era conosciutissima, a Somma Lombardo e dintorni, perché dagli anni Settanta ha fatto nascere migliaia di bambini.
«Avrà fatto nascere diecimila bambini, forse 15mila» dice Cristina Dallavalle, ginecologa sommese. «Ha iniziato con mio padre, ginecologo molto conosciuto qui in provincia: si è sempre dedicata alle donne, è sempre stata per loro un riferimento, per il momento del parto, per l’allattamento. Celebrava la vita con una gioia incredibile».
«In un periodo così greve, in cui si parla di morte, ricordiamo una persona che ha fatto nascere tanti bambini». Ha iniziato al “Bellini” di Somma Lombardo, in tempi – gli anni Settanta – in cui le figure ospedaliere si conoscevano quasi tutte per nome, diventavano una sicurezza, un punto di riferimento, dentro a quegli ospedali che erano ancora legati a una dimensione più comunitaria e locale, non semplici articolazioni locali di un sistema prima nazionale e poi regionale. Con il ridimensionamento del Bellini, passò poi al Sant’Antonio Abate di Gallarate. Giorno dopo giorno, nascita dopo nascita.
Le foto la ritraggono in sala parto, con il sorriso.
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