Dalla paura alla soddisfazione. “L’esperienza del Covid ci ha cambiato”
Il racconto del coordinatore dell’Unità COVID di Somma Lombardo che descrive come hanno affrontato l'emergenza sanitaria
«Catapultati in una realtà di cui avevamo solo sentito parlare, con la paura di ammalarci e di portare il virus alle nostre famiglie».
Dominio Ricco è il coordinatore dell’Unità COVID di Somma Lombardo, un reparto convertito ai pazienti covid convalescenti, non più gravi ma ancora positivi e non trasferibili a casa propria. Racconta l’esperienza vissuta in questa emergenza che lo ha visto coordinare l’unità operativa del Bellini. Si racconta alla redazione web dell’Asst Valle Olona da cui traiamo le risposte
Il passaggio ad una nuova realtà non è certo stato un passo semplice. Come sono andate le cose?
Ci siamo trovati catapultati nel giro di pochi giorni da una realtà consolidata, conosciuta ed apprezzata ad una realtà di cui avevamo solo sentito parlare. Abbiamo dovuto adattare la struttura a covid, abbiamo avuto diversi sopralluoghi con ufficio tecnico, servizio igiene, direzione medica. Ci siamo confrontati, abbiamo espresso le nostre perplessità ed infine accettato le decisioni prese. In quel momento nonostante i nostri dubbi abbiamo accettato la sfida con senso di responsabilità senza polemiche perché il momento chiedeva questo.
E quali sono stati i vostri sentimenti?
Inizialmente paura: paura di ammalarci, paura di portare la malattia nelle nostre case, ai nostri figli, ai nostri genitori, un senso di smarrimento iniziale, senso di inadeguatezza. Ora c’ è soddisfazione, maggior sicurezza in noi stessi e la consapevolezza che nel nostro piccolo stiamo dando il nostro contributo. Abbiamo permesso in una fase delicata di liberare posti letto nelle strutture che dovevano accogliere persone più gravi. I miei ragazzi, cosi li chiamo io, mi hanno reso ancora più fiero di loro.
C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere al termine di questo incontro? Un’esperienza particolare che ci vuoi raccontare?
L’u.o. covid di Somma L.do è composta non solo da noi infermieri, oss ma anche dai nostri fisiatri che come noi si sono dovuti reinventare come professionisti sanitari, dai fisioterapisti.
Un abbraccio ai colleghi che si sono ammalati di covid (prima di diventare reparto covid). Questa esperienza ci cambierà tutti sia come persone che come operatori sanitari, saremo persone e sanitari migliori. Al termine di questa emergenza sarà opportuno un momento di riflessione per capire fin dall’inizio dell’emergenza cosa si poteva fare di diverso per affrontare meglio quanto capitato, a tutti i livelli ognuno nel suo ruolo, me compreso per permettere in futuro di affrontare ancora meglio emergenze simili.
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