A Somma Lombardo le elezioni di settembre rischiano di essere una corsa a due
A tre mesi dalle amministrative, i candidati al momento sono solo Bellaria e Barcaro. Silenzio a sinistra del PD, per il M5S probabile forfait
Se il 2020 fosse un anno normale, questi sarebbero stati i giorni dell’insediamento del nuovo sindaco di Somma Lombardo. Ma il 2020, come abbiamo capito tutti, non è un anno normale: l’emergenza provocata dal Covid-19 ha fatto saltare decine di appuntamenti, eventi, concerti, mostre, conferenze, sagre. E anche le elezioni. Ora che si comincia a ripensare a una nuova normalità, si torna a pensare anche a quell’appuntamento che sotto sotto piace a tutti.
Con ogni probabilità si terranno nella seconda metà di settembre: o il weekend del 26-27 o, più probabile, quello del 20-21 settembre. «Da bersagliere sarei contento se si tenessero il 20» dice con un sorriso il sindaco uscente Stefano Bellaria. Il riferimento è al 20 settembre 1870, il giorno in cui i bersaglieri entrarono a Roma attraverso la Breccia di Porta Pia, il giorno che sancì l’annessione di Roma al resto d’Italia, l’orgoglio dei “fanti piumati” nelle cui file ha fatto il militare il sindaco.
Elezioni comunali Somma Lombardo – Chi saranno i candidati?
Al momento la situazione è abbastanza peculiare. Per Somma Lombardo, ma in generale per un comune di quasi 18 mila abitanti. I candidati infatti al momento sono solo 2: Stefano Bellaria – che peraltro non ha ancora ufficializzato la sua ricandidatura, comunque scontata – e Alberto Barcaro.
Elezioni a Somma, nel centrosinistra
Come detto, Bellaria non è ancora candidato, nel senso che non c’è stata una conferenza di presentazione o un comunicato ufficiale, ma è appunto solo una formalità. Dal punto di vista elettorale, la coalizione del sindaco uscente dovrebbe riconfermare l’assetto di cinque anni fa: oltre al Partito Democratico (che alle ultime elezioni del 2015 risultò il primo partito con il 19% dei voti) lo sosterranno Somma al Centro, la lista guidata dal Presidente del Consiglio comunale Gerardo Locurcio, Somma Civica e Sinistra per Somma.
Elezioni a Somma, nel centrodestra
Qui le forze sono confluite nel sostegno ad Alberto Barcaro, leghista di ferro e attualmente in Consiglio comunale. A febbraio la squadra si era presentata: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Fai centro con Somma ideale, lista nata dalla fusione di Siamo Somma (attualmente rappresentata in Consiglio da Corrado Martinelli) e Lombardia Ideale, che sostiene il governatore Attilio Fontana. Fratelli d’Italia sta convintamente con Barcaro: il partito, che a livello locale è guidato da Manuela Scidurlo e Daniele Consonni, si presenterà con una sua lista. E potrebbe aspirare alla carica di vicesindaco, anche in un’ottica più ampia di accordi provinciali su tutti i comuni in cui si va al voto. A Saronno il partito è meno forte, mentre a Luino il sindaco uscente Andrea Pellicini – segretario provinciale e giunto al decimo anno e quindi non ricandidabile – avrà sicuramente un peso nelle scelte. Manuela Scidurlo a gennaio aveva lasciato aperta la porta sulle nomine, anche dello stesso candidato sindaco, prima di convergere su Barcaro. E Daniela Santanché, senatrice e coordinatrice regionale, arrivata a Gallarate a dicembre aveva dichiarato che «non tutti i sindaci della provincia di Varese potranno essere della Lega», rivendicando l’ascesa del partito nei sondaggi.
Poi c’è Luigi Bollazzi: è rimasto vago, ma una nuova ricandidatura rimane improbabile. Nel 2015 si era presentato da solo con la sua Insieme per difendere Somma, prendendo il 6%, e ora dice di aver fatto «un passo indietro dalla politica». «Adesso della lista si occupa Federico Oppi, il quale però non mi sembra intenzionato a presentarsi».
Elezioni comunali Somma Lombardo – Gli altri: il silenzio del Movimento Cinque Stelle e della sinistra
La principale forza di governo nazionale – il Movimento 5 Stelle – è uscita di scena da tempo a Somma. Cinque anni fa si presentò da sola e prese 501 voti (quasi il 7%, un risultato decisamente influente in un’elezione con più candidati), ma da quel momento in poi la sua voce si è affievolita. Da quel fronte non arriva nessun segnale. E le probabilità che si presentino sono basse, ne sono consapevoli anche a livello provinciale.
La finestra per presentare le liste è aperta fino a fine luglio. In questo momento i candidati sono due, ma non è detto che, da qui a un mese, non possano apparirne altri. Ancora non chiara, ad esempio, la situazione della sinistra-sinistra: cinque anni fa si presentò una lista, L’altra sinistra per Somma, con un proprio candidato, Pietro Rizzuto, che prese il 2% dei voti. È improbabile che si riformi la stessa lista (che si ispirava all’Altra Europa con Tsipras, poi scomparsa dai radar), anche i partiti della sinistra – anche quella che si dichiara comunista – sembrano non avere abbastanza forza per presentarsi. Ma non è detto che non ci possa essere una nuova formazione o aggregazione, complice anche il numero ridotto di firme da raccogliere.
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