Il servizio civile in favore dei campi estivi: l’impegno di 6 ragazze
Si chiamano Rebecca, Laura, Manuela, Aicha, Elena e Michela e stanno svolgendo il Servizio Civile con Csv Insubria
Giochi, aiuto compiti e laboratori specifici creati durante il lockdown: con questi semplici ingredienti – grazie a Rebecca, Laura, Manuela, Aicha, Elena e Michela – il Servizio Civile con Csv Insubria è entrato nei centri estivi per stabilire una alleanza con i bambini e le famiglie e venire incontro a due bisogni molti sentiti nell’estate post Covid.
Da una parte l’esigenza dei bambini, reduci da mesi in cui sono stati privati di socializzazione, gioco e contatto con i loro coetanei. Dall’altra la sfida dei centri estivi che miravano a rispondere ad un bisogno delle famiglie e conciliare le esigenze lavorative con la cura dei più piccoli, garantendo a bambini e ragazzi un luogo sicuro e di relazione.
Con questi obiettivi il Servizio Civile di 6 giovani in servizio presso Csv Insubria, grazie ad appositi gemellaggi con associazioni e Comuni, è diventato un supporto alla coesione delle comunità nei centri estivi, che sono luoghi di aggregazione, condivisione e partecipazione per eccellenza per piccoli Comuni e quartieri cittadini.
Le storie
Ogni mattina Rebecca, dal 29 giugno e fino a fine luglio, si è fatta trovare al Centro Estivo dell’Asilo Infantile Pier Andrea Comolli a Solbiate Con Cagno per preparare i bambini seguendo le normative anti Covid-19: misurare la febbre, igienizzare le mani e assicurarsi che tutti portino la mascherina. Dopo di che, con l’aiuto delle maestre dell’asilo, proponeva ai bimbi alcune attività ludiche e di svago, ma anche più educative, quali laboratori manuali e giochi. «Molti genitori lavorano – dice Rebecca – ed è quindi una cosa positiva che si possa fare affidamento a dei servizi organizzati e certi per i più piccoli».
Laura, occupata presso il Centro Estivo di Malnate, affianca le educatrici in diversi laboratori che mettono al centro abilità e svago per dare sostegno ai bambini che seguono progetti di inclusione.
Manuela e Aicha, al Centro Estivo di Cavaria gestito dalla Cooperativa Naturart, hanno il compito di affiancare le educatrici nei laboratori sul tema “Giocattoli Creativi”: l’idea è che i bambini si costruiscano loro i giochi con materiale riciclato. «In questo momento – dicono le ragazze – è molto utile, dopo i mesi passati, che i bambini socializzano tra di loro, interagendo l’uno con l’altro e creando momenti felici insieme».
I laboratori da virtuali a reali
Durante il periodo di lock-down, quattro delle ragazze impegnate nei centri estivi, Michela, Elena, Rebecca ed Aicha, avevano creato un team di lavoro per la progettazione e ideazione di laboratori ludico-creativi per bambini da svolgere sulla piattaforma di Zoom chiamati “Manuali di Contatto”: «Il progetto, però, ha preso un’altra piega – spiegano le quattro ragazze – e dalla forma online, siamo riuscite ad inserire i laboratori all’interno di due Centri Estivi della provincia di Varese».
Due volte a settimana Elena e Michela, svolgono questi laboratori presso il Centro Educativo Rainoldi a Varese e presso la Cooperativa Girotondo a Busto Arsizio.
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