Immobiliare, focus sull’andamento degli affitti a Milano
Segnali particolarmente positivi stanno interessando Milano, la metropoli più colpita dall’emergenza, che mostra prezzi d'affitto al metro quadro sostanzialmente stabili
Il mercato immobiliare in Italia nella prima parte del 2020, si è di fatto “congelato” a causa dell’emergenza sanitaria.
In quegli stessi mesi gli esperti hanno formulato ipotesi sul secondo semestre, che ad oggi sembrerebbero non essersi completamente realizzate. L’andamento del mercato immobiliare, specie quello degli affitti, pare infatti non essere stato così condizionato come predetto.
Bisognerà attendere la fine dell’anno per avere un quadro completo della situazione, tuttavia i dati al momento risultano essere abbastanza incoraggianti.
Segnali particolarmente positivi stanno interessando Milano, la metropoli più colpita dall’emergenza, che mostra prezzi d’affitto al metro quadro sostanzialmente stabili. La tendenza prevista nei prossimi mesi sembra essere un lieve calo dei prezzi, perlomeno fino alla fine dell’anno. Da un lato, è vero che l’offerta di immobili supera di gran lunga la domanda, ciò è dovuto per la maggior parte al fatto che la città, negli ultimi mesi, è stata frequentata da pochi turisti, soprattutto stranieri. Dall’altro, moltissime famiglie che avevano intenzione di acquistare una casa, nel periodo post-Covid19 hanno deciso di andare in affitto, probabilmente a causa della riduzione di liquidità in entrata della prima parte dell’anno, e che potrebbe quindi contenere la discesa dei prezzi.
Pare siano cambiate anche le preferenze di chi vuole affittare una casa, non più monolocali o mansarde, ma appartamenti bilocali o trilocali, che abbiano almeno un balcone, preferibilmente una terrazza o un piccolo giardino privato.
L’ultima rilevazione di Agosto 2020, segnala come i prezzi medi degli appartamenti in affitto in centro a Milano variano da 18,75 a 33,84 euro a metro quadro. Scendendo più nei particolari, un appartamento in affitto in Corso Giuseppe Garibaldi, dunque in pieno centro, costa 23,13 euro, mentre un immobile in Corso Italia ne costa 19,88. In zona Galleria De Cristoforis e Galleria del Corso, come anche in Galleria Santa Radegonda e Galleria Vittorio Emanuele II, saliamo invece a 33,84 euro.
Se ci spostiamo in periferia, il prezzo delle locazioni si abbassa: in zona Corvetto e Rogoredo del 3%; Cermenate-Missaglia dell’1,8 e in zona Forlanini dello 0,6%.
I quartieri meno cari per l’affitto a Milano sono Corvetto, Baggio, Rogoredo e Santa Giulia con 15 euro al metro quadro per Corvetto, 12 euro per Baggio e 13,8 euro al metro quadro per le zone di Rogoredo e Santa Giulia.
Cercare una soluzione in affitto in un contesto ampio e disomogeneo come quello milanese può rivelarsi impresa ardua, e con l’imprevisto sempre dietro l’angolo. Come fare quindi per regalarsi un appartamento perfettamente idoneo e funzionale alle proprie esigenze, con un canone sostenibile? Negli ultimi tempi, anche sul fronte affitti a Milano, un buon punto di riferimento è divenuto ZappyRent, piattaforma pensata e progettata in Italia per far dialogare domanda e offerta nel mercato delle locazioni, coniugando necessità ed interessi del conduttore e del locatore.
Affidarsi a ZappyRent vuol dire avvalersi di una piattaforma innovativa e sicura, e svincolarsi dalle commissioni tipiche di quando ci si affida ad un’agenzia immobiliare tradizionale. Un plus positivo soprattutto per l’inquilino, che può risparmiare una cifra importante, specie in una città dove il costo degli affitti è generalmente alto, anche al netto dell’emergenza sanitaria.
Tutt’altra storia invece per il mercato degli affitti brevi, che si è completamente fermato nel primo semestre e sembra continuerà con questa tendenza anche nella seconda parte dell’anno.
A confermare tutto, anche Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, il quale ha dichiarato a SkyTg24 che il mercato degli affitti brevi ha subito un vero e proprio collasso, difficile da cambiare per tutto il 2020. Questo a causa soprattutto dell’assenza totale di turisti stranieri e al fatto che tantissimi italiani che si spostavano per brevi soggiorni di lavoro non lo stanno più facendo, e probabilmente continueranno a non farlo per tutto l’anno.
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