Lettere anonime, la denuncia di Prima Cuggiono e Castelletto
I membri della lista di Cuggiono denunciano l’ennesima lettera anonima: “Lettere piene di odio e falsità, riferimenti a presunti finanziamenti. Ora basta”
«Un’altra lettera anonima ha insultato non solo noi, ma tutti i quasi mille cittadini che il 20 e 21 settembre hanno votato Prima Cuggiono e Castelletto». I membri della lista che alle elezioni si è classificata seconda con il 23% escono allo scoperto per denunciare un episodio subito da Giuliana Soldadino e Cristian Vener, ovvero l’ultima di una serie di lettere non firmate recapitate ai candidati.
«Avremmo voluto non scrivere questo pezzo – scrivono i membri di Prima Cuggiono e Castelletto – perché pensavamo non si arrivasse a tanto, ma siamo costretti a segnalare che – come già successo in campagna elettorale – qualcuno ha deciso di utilizzare l’intimidazione e la minaccia personale, per colpire il nostro gruppo e i nostri elettori. Lettere anonime consegnate a membri della nostra squadra; rigurgiti di odio e falsità, riferimenti a non si sa quali finanziamenti illeciti che (secondo il mittente) avremmo ricevuto durante la nostra – bella e appassionata – campagna elettorale».
«Oggi però – attaccano – è stato dato lo schiaffo più grande alla democrazia di Cuggiono e Castelletto. Con una nuova lettera anonima sono stati insultati i quasi mille liberi cittadini, che lo scorso 20 e 21 settembre hanno scelto il progetto di ‘Prima Cuggiono e Castelletto’. Incassiamo l’ennesimo attacco, lo depositiamo agli atti delle autorità competenti assieme agli altri ricevuti in campagna elettorale, ma se nelle scorse settimane abbiamo preferito continuare a parlare del futuro del nostro paese, evitando di strumentalizzare l’accaduto per fini elettorali scadendo così nella polemica, oggi ci sembra giusto informare tutti i nostri sostenitori dell’accaduto».
«Rinnoviamo il sostegno e la solidarietà a Giuliana Soldadino e Cristian Vener che – ormai da mesi – vengono attaccati personalmente e intimiditi. A loro un ringraziamento personale per aver deciso – sin da subito – di difendersi con le proposte per il nostro amato paese e non con le polemiche, inutili e sterili. All’odiatore diciamo – con serenità d’animo – che se vorrà mai un giorno confrontarsi direttamente con noi, ci troverà dove siamo sempre stati, in mezzo alla nostra gente, a combattere per ciò che conta davvero: un futuro migliore».
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