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Ferrovia Gallarate-Malpensa, Regione e governo tirano dritto

Palazzo Lombardia concentra sull'opera un quarto degli investimenti per la rete FerrovieNord, Conte mobilita i ministeri per opporsi ai tre ricorsi pendenti. Dai Comuni la protesta e le perplessità, anche per lo scenario del trasporto aereo

ferrovia malpensa gallarate

Lo scenario incerto del trasporto aereo a livello globale e l’opposizione di Comuni e Comitati non rallentano la marcia della nuova linea Gallarate-Malpensa, il secondo accesso ferroviario a Malpensa.

La volontà c’è tutta, c’è ancora: Regione Lombardia ci mette i soldi, il governo intanto muove i ministeri per opporsi al ricorso presentato da enti locali (Casorate Sempione e Cardano al Campo) e Legambiente.

La prima notizia è arrivata lunedì 14 dicembre: la Regione stanzia 120 milioni di euro per la Gallarate-Malpensa T2, concentrando su quest’opera un quarto delle risorse complessive stanziate per la rete FerrovieNord (rete regionale, da non confondere con Trenord che effettua il servizio). Una scelta di priorità ribadita dal livello politico, impegnando direttamente risorse della Regione.

L’altra mossa è invece quella del governo Conte. Che ha mobilitato diversi ministeri per resistere ai ricorsi presentati da Comuni e Legambiente. «I ministeri si sono costituiti in giudizio contro il nostro ricorso» spiega Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione. Stando all’atto notificato, di fronte al Tar si costituiranno Presidenza del Consiglio, Ministero Trasporti e Infrastrutture e dello Sviluppo Economico. A cui si aggiungono – sarà interessante capire le ragioni – i dicasteri degli Interni e dei Beni e Attività Culturali.

Il passaggio al Tribunale amministrativo è forse scontato, essendoci ricorsi già avviati. Fa più discutere invece la scelta politica di Regione Lombardia di tirare dritto nella programmazione dell’opera: «Non sono sorpreso, è chiara la volontà della Regione, e anche del governo, di procedere con l’opera al di là della nostra posizione» aggiunge ancora Cassani, sindaco di Casorate, il Comune più direttamente interessato. «Non lo trovo eticamente corretto, ne ho parlato anche con l’assessore Raffaele Cattaneo, che mi ha ribadito che però quella è la volontà della Regione e che come tale la Regione procede».

La nuova ferrovia sarebbe il secondo accesso a Malpensa, ma anche Cassani si appella – al di là dell’impatto territoriale – anche ad una analisi più prudente del contesto. «Con il Masterplan rinviato al 2035 e le incertezze di ripresa in questa fase di pandemia, io credo che anche la programmazione dell’opera debba tenerne conto. Si dovrebbe procedere prima con le opere necessarie, quale il quadruplicamento della Rho-Gallarate» (considerato dagli stessi studi tecnici necessario per evitare il collasso dell’attuale, trafficatissima linea).

gallarate generico
Una elaborazione del Comitato Salviamo La Brughiera, che mostra l’ipotetica immagine dei cantieri prendendo in considerazione le aree individuate per l’opera e quelle di servizio durante la costruzione

Sulla decisione di Regione Lombardia, intanto, si fa sentire anche l’ala sinistra della coalizione che amministra Somma Lombardo, che è uno dei quattro Comuni interessati dall’opera (insieme a Gallarate, Cardano e Casorate) ma che fino ad oggi ha tenuto una posizione più defilata rispetto a Casorate. Claudio Brovelli, di Sinistra per Somma, parla di «una inopinata scelta, una vera fuga in avanti»: «La decisione infatti è stata assunta nonostante il TAR non si sia ancora espresso sui vari ricorsi presentati per bloccare l’opera. Così come non è stata ancora indetta l’apposita e obbligatoria Conferenza dei Servizi e non sono pervenute le risposte alle numerose osservazioni presentate».

Anche Brovelli richiama l’incertezza di scenario: «Oltretutto è ragionevole pensare che la vistosa flessione della domanda di trasporto aereo perdurerà per un periodo non certo breve. Non era dunque più logico e ragionevole bloccare, o per lo meno sospendere, tale investimento e dare priorità a interventi molto più urgenti (sanità, prevenzione del dissesto idrogeologico, ecc.)?». Puntualizzazione da sinistra, ma anche invito a prendere le redini della questione: «Il Cuv batta un colpo», aggiunge Brovelli, chiamando in causa l’organismo che riunisce i Comuni intorno all’aeroporto, oggi (la presidenza è a turnazione) guidato dal sindaco di Vizzola Ticino Roberto Nerviani.

ferrovia malpensa gallarate
L’area di campi e bosco tra Ronchi di Gallarate e Casorate Sempione: in questa zona il tracciato della ferrovia verrebbe scavato in trincea e poi coperto. I binari prenderebbero il posto dell’attuale strada statale del Sempione, che verrebbe ricollocata a fianco, appunto in questa zona

Proprio ieri era arrivato un richiamo anche da Cardano È, l’opposizione di sinistra a Cardano al Campo, che chiedeva all’amministrazione un più deciso contrasto all’opera. E richiamava il dibattito del convegno promosso dalla Cgil a Malpensa. Di fronte alle preoccupazioni per il lavoro in aeroporto, da quel convegno è emerso anche un dato di realtà, o meglio di indirizzo politico a lungo termine: il settore aereo potrebbe vedere una riduzione dei volumi nel lungo periodo (per il disincentivo per ragioni ambientali) e una ancora più marcata riduzione dei livelli occupazionali (per effetto della crescente automazione, velocizzata dall’emergenza Covid).

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 15 Dicembre 2020
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