Gianni Stigliano e il team JBRally portano il Varesotto alla Dakar 2021
Il 47enne pilota di Gorla Maggiore è l'unico partecipante della nostra provincia al raid in corso in Arabia Saudita. Gareggia nella categoria "Original", quella senza l'assistenza dei meccanici
Per il secondo anno consecutivo, il raid motoristico più importante al mondo va in scena nel teatro dell’Arabia Saudita: la Dakar, scattata da Gedda lo scorso 2 gennaio si concluderà nella stessa città venerdì 15 al termine del consueto, massacrante, percorso che misura circa 8mila chilometri totali.
Una gara, la Dakar, che risveglia sentimenti antichi anche tra gli appassionati del Varesotto: la nostra provincia, soprattutto in passato (ai tempi dell’Africa) ha vissuto giorni esaltanti grazie soprattutto alla Cagiva, capace di vincere due volte la competizione (con Edi Orioli) tra le moto. Una eredità, quella della nostra Terra di Moto alla Dakar, che non è andata perduta e che in questa 43a edizione ha trovato un nuovo interprete: Giovanni “Gianni” Stigliano, classe 1973 da Gorla Maggiore.
Stigliano è all’esordio nel grande raid ideato da Thierry Sabine e – difficoltà nelle difficoltà – fa parte del gruppo più “avventuroso”, la categoria che in passato era nota come “Malle Moto” e che oggi, per ragioni di sponsorizzazione, è rinominata “Original by Motul”. I piloti che gareggiano in questo gruppo, di fatto, deve effettuare in prima persona le riparazioni alla propria moto, rendendo ancora più dura l’intera competizione, anche perché i centauri sono costretti ogni giorno a sottrarre ore di riposo e sonno per lavorare al mezzo meccanico e approntarlo per la tappa successiva.
Il pilota di Gorla Maggiore – in sella a una Yamaha WR450F ovviamente privata – ha così idealmente raccolto il testimone dal bustese Diocleziano “Diok” Toia, che negli anni scorsi ha più volte gareggiato nella Malle Moto della Dakar, rimediando qualche frattura ma dando prova di grandissima tenacia, bravura e simpatia. In gara, Stigliano rappresenta inoltre un team del territorio, il JBRally di Jerago con Orago, nato da un gruppo ristretto di amici che sono riusciti nel corso degli anni a organizzarsi, partecipare a diverse gare internazionali e finalmente ad avere accesso alla regina dei raid.
«Nelle ultime stagioni agonistiche abbiamo partecipato a molte gare importanti – dall’Albania al Marocco, dal Sudafrica al Merzougha Rally e via discorrendo – per poter avere i requisiti richiesti dalla Dakar» racconta Luca Saporiti, che da casa segue passo dopo passo l’avventura di Stigliano in Arabia. «Sia per Gianni sia per JBRally questo è l’esordio sulle piste della Dakar e naturalmente siamo molto felici di essere riusciti a partecipare. Ora però abbiamo anche un obiettivo in gara, che è quello di arrivare in fondo con il nostro pilota. La categoria senza assistenza è davvero durissima e quindi tagliare il traguardo è davvero un successo: da qui siamo in tanti a fare il tifo e a seguire Gianni in tutte le sue tappe».
Per il JBRally però, la partecipazione è già motivo di soddisfazione per un’altra ragione: il credito raccolto tra tanti sostenitori che hanno permesso di coprire i costi di iscrizione, trasferta e gara. «Abbiamo avuto davvero tante risposte da piccole e medie imprese che hanno deciso di sostenere il nostro progetto di partecipazione alla Dakar. Il marchio più noto è quello di Pro Grip (l’azienda di Cassano Magnago specializzata in manopole ed equipaggiamento motociclistco ndr) ma molti altri ci sono stati vicini. Anche per loro speriamo di arrivare in fondo e, quando si potrà, di festeggiare insieme l’esperienza di Stigliano».
Il pilota gorlese, dopo le prime sei tappe, si trova in 66a posizione assoluta tra le moto; al comando c’è Toby Price (KTM) davanti a Kevin Benavides (Honda), argentino che tempo fa ospitammo in redazione a VareseNews. Terza l’altra Honda del cileno José Corbino. La classifica “Original by Motul” è guidata da un italiano, Maurizio Gerini; Stigliano è 19° di questa graduatoria, quarto però tra i rookies, gli esordienti alla Dakar.
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