Montagnoli: “Sulla ferrovia il Cuv ha una posizione condivisa”
Il sindaco di Arsago Seprio è presidente di turno del Cuv, il consorzio dei Comuni intorno a Malpensa: ribadisce che "Il Cuv lavora compatto, non ha posizioni diverse". Anche sulla ferrovia
«Il Cuv lavora compatto, non ha posizioni diverse: la linea condivisa è che i problemi dell’uno sono anche dell’altro, si affrontano insieme». Lo dice Fabio Montagnoli, sindaco di Arsago Seprio e presidente di turno del Cuv, il consorzio dei Comuni intorno all’aeroporto di Malpensa.
Si sta discutendo della linea del Cuv dopo il fermo comunicato delle associazioni di categoria che rilanciava la ferrovia Malpensa-Gallarate e accusava di «sindrome nimby» l’opposizione di Casorate Sempione, il Comune più direttamente toccato dall’opera.
Perché si discute della ferrovia Gallarate-Malpensa e come va avanti il progetto
Come la pensa il Cuv? Il tema serpegga da qualche giorno, perché mancava una voce ufficiale. «La linea l’ha già espressa in qualche modo il sindaco di Somma Bellaria» dice Montagnoli. Riferimento all’intervista in cui Stefano Bellaria ipotizzava un «percorso condiviso che possa coniugare le ragioni d’impresa con quelle del territori» e sottolineava come i sindaci avessero già presentato le loro priorità di sviluppo, senza rinunciare ai cantieri. Anzi: rilanciava la necessità di «realizzare quelle infrastrutture che noi riteniamo prioritarie rispetto alla T2-Gallarate, già previste nel piano d’area del 1999».
«Il Cuv lavora compatto, non ha posizioni diverse: la linea condivisa è che i problemi dell’uno è anche dell’altro. La risposta data da Bellaria è univoca e condivisa». Una posizione individuale che però anche alcune forze “di governo” della zona chiedono sia più chiaramente ribadita in via ufficiale.
Al di là della questione ferrovia, per il presidente di turno del Cuv la priorità è far (ri)partire «i tavoli con la Regione». Attendiamo la convocazione. «Già a fine settembre avevamo tenuto un primo incontro, avevamo sottolineato una serie di problemi ad esempio sulla viabilità. Speriamo che con l’allentarsi dell’emergenza si possa tornare a intavolare qualcosa. Lo scenario adesso è incerto: l’unico settore che regge è il cargo, che però è anche quello che maggiormente sentito dai cittadini, soprattutto a Nord. Certo anche Sea, nonostante le difficoltà legate alla crisi Covid, pare ben orientata verso la dimensione green e di attenzione alla salute.
Capitolo esterno ai rapporti con Sea: vi aspettate di riprendere in mano il tema delle aree delocalizzate? Il cui destino urbanistico è ancora da definire… «Non devono essere aree abbandonate, ma devono essere riutilizzate per l’aeroporto, implementando servizi esistenti, penso al polo scolastico a Case Nuove. Anche questo è un tema che rientrerà nel confronto con la Regione».
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