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Cantiere in piazza stazione a Gallarate, “partiamo appena possibile”

Dopo il pronunciamento del Tar che ha respinto la richiesta di sospensiva, il Comune si è attivato per far partire il cantiere in piazza Giovanni XXIII. Ecco tempi e modalità

Generico 2018

Dopo un anno di accese discussione e un ricorso al Tar, il Comune di Gallarate ora si prepara ad aprire il cantiere per il rinnovo di piazza Giovanni XXIII, di fronte alla stazione Fs (foto inizio primavera 2020).

«Vogliamo procedere speditamente», diceva il sindaco Andrea Cassani venerdì, appena conclusa la riunione con l’ufficio tecnico comunale. Nella giornata di giovedì scorso è arrivato infatti il pronunciamento del Tar che – chiamato ad esprimersi da un ricorso del Comitato Salviamo gli Alberi – non concedeva la sospensiva sul progetto. L’esame di merito della vicenda è rinviata addirittura in estate (15 luglio), ma l’ordinanza del Tribunale Amministrativo nel frattempo ha dato il via libera all’amministrazione, anticipando anche alcuni elementi di merito che riconoscono la legittimità politica del progetto e, a un primo esame, confermava la correttezza dell’iter.

E ora? L’intervento era già stato finanziato (con ratifica in consiglio comunale, su cui c’è stata una certa polemica) e appaltato: «L’impresa appaltatrice è stata avvisata, anche se aveva già ricevuto notifica del provvedimento del Tar in quanto parte in causa» spiega l’assessore Sandro Rech. «Il primo passaggio è la consegna del cantiere, poi vogliamo partire il prima possibile iniziale». Quindi, entra quando si vedranno i lavori? «Ragionevolmente penso che in un paio di settimane si possa iniziare».

Già in queste settimane si dovrebbero vedere prima le potature, «che daranno la misura di quali sono gli alberi che rimarranno». Non saranno infatti potati gli otto alberi di cui è previsto l’abbattimento, tre nell’aiuola centrale e cinque nel filare vicino ai portici. Il tema del taglio degli alberi è quello che – più di tutti – ha attratto l’attenzione sul progetto, con la battaglia del Comitato Salviamo gli Alberi (che ancora sabato ha rinnovato l’invito a non procedere con il progetto) e alcuni esemplari “graziati” rispetto ad un primo progetto che prevedeva più abbattimenti e che è stato rivisto anche sulla base delle indicazioni della Commissione Paesaggio.

progetto piazza stazione Giovanni XXIII Gallarate
 Gli abbattimenti previsti, indicati sulla carta dell’attuale forma della piazza (a sinistra dell’immagine via Borghi, a destra la stazione)

Le opposizioni in consiglio avevano invece criticato il progetto soprattutto sul piano dell’utilità (considerandolo poco incisivo sulla situazione di degrado della piazza) e del rapporto costi/benefici, a fronte di un costo economico elevato, 634mila euro.

Piazza stazione Gallarate
L’attuale piazza

Rinnovo piazza della stazione di Gallarate: i tempi del progetto

L’affidamento prevede un “tempo utile per l’ultimazione dei lavori” fissato in centoventi giorni dal verbale di consegna lavori., vale a dire quattro mesi.
«Se tutto dovesse funzionare, potremmo arrivare entro l’estate all’opera compiuta» sintetizza Rech.

Si procederà per lotti e sezioni della piazza, «per ridurre l’impatto sia per la viabilità sia per la sosta in piazza». I lavori seguiranno di base tre tempi e aree d’interesse: «Si parte nella sezione dal lato opposto ai portici, dove s’interviene anche con la con sostituzione del pavé. Poi passeranno alla zona centrale con la creazione del camminamento, poi si finirà con l’intervento nella zona del filare di alberi di fronte ai portici».

Generica 2020
La pianta dell’intervento, con la creazione del percorso pedonale centrale (a sinistra dell’immagine via Borghi, a destra la stazione).

Generica 2020
La pianta dell’intervento, con la creazione del percorso pedonale centrale (a sinistra dell’immagine via Borghi, a destra la stazione)

Ai lavori affidati in appalto alla ditta bergamasca vincitrice si aggiungono poi quelli di rinnovo dell’illuminazione e di installazione della videosorveglianza, che rientrano nel Bando Lumen: l’intervento verrà armonizzato con quello del cantiere principale.

 

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 08 Febbraio 2021
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