Accam, dipendenti Europower sul piede di guerra: “Siamo pronti ad azioni sindacali”
Il termine fissato per la presentazione e approvazione del piano di salvataggio da parte dell'assemblea dei soci è il 2 marzo. Se non ci saranno risposte positive inizieranno le azioni sindacali
I 26 lavoratori di Europower che lavorano in Accam non sono affatto convinti che la vicenda del salvataggio dell’inceneritore stia prendendo la giusta piega. Di fronte ai tentennamenti politici, ai quali l’impianto è da sempre legato per via della modalità di gestione societaria che comprende 24 comuni, ormai non si fidano più e annunciano battaglia se il 2 marzo non cambieranno le cose. Quel giorno, infatti si svolgerà l’ennesima assemblea dei soci nella quale dovrebbe essere portato a votazione il piano di salvataggio Amga-Agesp che dovrebbe sbloccare una situazione ormai paradossale.
Rino Pezone, membro del direttivo della Fiom Cgil di Varese, e Stefano Falconeri della Fim Cisl sono in continuo contatto coi lavoratori e con gli attori principali della vicenda: «Abbiamo chiesto di poter parlare coi sindaci di Busto Arsizio e Legnano per sensibilizzarli sul futuro dei 26 operai e ieri abbiamo incontrato Accam per capire quali siano le prospettive. Se il 2 marzo non avremo le risposte che i lavoratori si aspettano, inizieranno le prime azioni sindacali a tutela del loro posto di lavoro» – fanno sapere i due sindacalisti.
A tutti è ormai chiaro che il tentativo di Amga e Agesp è l’unica ancora di salvezza rimasta prima di portare i libri in tribunale e avviare la procedura di fallimento. Lo ha detto chiaro e tondo il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli nella presenetazione dell’atto di indirizzo (che verrà votato settimana prossima in consiglio comunale), ne è consapevole anche il sindaco Lorenzo Radice che però vuole orientare il piano verso una transizione ecologica della società che porti allo spegnimento dell’inceneritore.
Nel frattempo, però, è stato riaperto il bando di assunzione diretta di 24 dei 26 operai in questione, attualmente in forze ad Europower. Entro fine aprile, infatti, quest’ultima lascerà la gestione dell’impianto di Borsano definitivamente.
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