Il sindaco di Castano Primo: “Vaccinazioni domiciliari troppo lente, intere famiglie infettate“
Il caso di una famiglia con due ultra novantenni in attesa delle dosi raccontato da Giuseppe Pignatiello: “Nel frattempo si sono tutti e sei contagiati“
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Persone fragili che attendono troppo per venire vaccinate a domicilio, col rischio di contrarre il virus in una condizione estremamente pericolosa per sè e per i famigliari, come avvenuto in un nucleo di Castano Primo, comune del Milanese alle porte del Varesotto.
Lo ha raccontato il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello in un post di facebook (nella foto, il primo cittadino in uno dei video in cui ha denunciato il fatto): “Una storia umana incredibile che mi è stata raccontata da una nostra concittadina. Entrambe le signore, con più di novant’anni, avevano fatto richiesta per ricevere la vaccinazione a domicilio come avviene in altre regioni d’Italia, perché impossibilitate a recarsi in un centro vaccinale. Entrambe avevano correttamente effettuato la richiesta di prenotazione del vaccino. Dopo le rassicurazioni delle autorità sanitarie regionali che assicuravano la vaccinazione al più presto, nessuno si è fatto più vivo per dare una data o, semplicemente, per dare maggiori informazioni».
Ma qui succede qualcosa di molto grave, sempre raccontato dal sindaco: «Ora, dopo aver aspettato e sperato, le due signore anziane e tutta la loro famiglia composta da sei persone sono risultate positive al covid-19».
Il sindaco si sta impegnando con altri colleghi e amministratori del territorio, «affinché si risolvano i problemi legati alla campagna vaccinale affinché anziani, persone con disabilità e fragili possano finalmente avere la protezione che meritano. Affinché tutti possano essere vaccinati e possano finalmente tornare alla propria normalità. È una questione grave , da risolvere, è una questione importante e non perché lo dice il sindaco di Destra o di Sinistra, ma perché si parla di vite umane. Si parla di salvare vite umane».
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