L’officina è pericolosa per una persona disabile? “Allora le diamo un lavoro a Volandia”
Una storia di sinergia e riscatto che potrebbe diventare modello per altre iniziative simili e aiutare sempre più persone fragili a trovare un impiego
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Un lavoro per le persone più fragili, un’opportunità per tutto il territorio. Nell’ambito del progetto “Sociale2”, la cooperativa Naturcoop ha assunto una persona disabile per svolgere lavori di potatura e manutenzione del verde a Volandia grazie alla sponsorizzazione dell’officina De Tomasi e l’aiuto della Provincia. Una sinergia nata dall’incontro tra pubblico e privato, una storia di solidarietà e di riscatto, presentata dai protagonisti venerdì 30 aprile.
Tutto nasce dalla necessità di rispettare un obbligo di legge: in particolare quello imposto dall’articolo 14 della legge n° 68/99, che prevede l’assunzione di almeno una persona disabile all’interno di ogni azienda con più di 15 dipendenti. Non avendo la possibilità di offrire un lavoro adeguato e sicuro a una persona con disabilità importanti, l’imprenditore e la cooperativa di Somma Lombardo (col supporto della Provincia di Varese) hanno quindi pensato a questa soluzione innovativa.
«In questo modo – commenta Mattia Premazzi, consigliere provinciale delegato alle Politiche del lavoro -, l’interesse di un’azienda si trasforma in interesse sociale, con vantaggi per tutto il territorio. Quando gli enti pubblici, i privati e il terzo settore lavorano insieme, riescono a raggiungere gli obiettivi più alti».
«Con questo progetto – afferma Paolo Cova, direttore di Naturcoop – vogliamo riaffermare il vero ruolo che una cooperativa deve ricoprire: ascoltare il territorio e costruire sempre nuove sinergie. Un’iniziativa “sociale al quadrato” perché non solo permette di dare lavoro alle persone più fragili, ma allo stesso tempo porta benefici a realtà come Volandia, un’eccellenza importante del nostro territorio».
«Siamo contenti – spiega Nicola De Tomasi, direttore dell’officina meccanica Aldo De Tomasi – di aver dato a questa persona la possibilità di lavorare in questo momento così difficile segnato dalla pandemia, e di imparare un mestiere che potrà continuare a praticare anche in futuro».
«Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa – commenta Luciano Azzimonti, vicepresidente di Volandia -, ma soprattutto ringrazio Natucoop per come hanno svolto i tanti lavori che c’erano da fare. Osservare la cura che hanno dedicato alla potatura del parco dei gelsi e del nostro acero scuro, pianta sempre più rara, mi ha emozionato».
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