Gli studenti ridisegnano il verde dell’aeroporto di Malpensa
Ragazzi e ragazze di cinque istituti di Somma Lombardo, Varese, Milano, Villa Cortese e Rozzano hanno lavorato su progetti di rinnovo delle aree verdi dello scalo. Idee da cui ripartire
Il verde intorno all’aeroporto di Milano Malpensa si rifà il look, grazie ai progetti di riqualificazione realizzati dagli studenti delle aree verdi a uso pubblico degli Istituti Agrari di Varese e Milano. I giovani vedranno così concretizzarsi i loro lavori, frutto di anni di ricerca, corsi e laboratori.
L’idea nasce da Sea alla fine del 2019, «prima della pandemia», con l’obiettivo di rispondere all’esigenza espressa dagli istituti agrari coinvolti di focalizzarsi su casi concreti. E così è iniziata la collaborazione coi cinque Istituti Superiori a indirizzo Agrario presenti nelle province di Milano e Varese: Istituto Istruzione Superiore Andrea Ponti di Somma Lombardo, I.I.S. Isaac Newton Varese, I.I.S Istituto Istruzione Superiore Vilfredo Pareto di Milano, I.I. Istituto Istruzione Superiore Gregorio Mendel di Villa Cortese, I.I.S Istituto Istruzione Superiore Italo Calvino di Rozzano.
Agli studenti è stato richiesto un progetto per la riqualificazione e la piantumazione degli spazi verdi presenti sul sedime aeroportuale di Malpensa, in prossimità del Terminal 1 e 2.
«In alcuni progetti siamo quasi al livello di esecutivo» ha detto l’ingegner Alessandro Fidato,Chief Operating Officer di Sea. Per ora sono idee, ma i numero due di Sea ha parlato di un «impegno a realizzarli presto»: «magari per step, ma li faremo».
«Il verde contribuisce a compensare le emissioni di Co2, è fondamentale per l’inserimento ambientale di una infrastruttura come l’aeroporto, è importante in ogni opera di riqualifica urbana, ad esempio sulla viabilità e nei percorsi pedonali. Lo vedrete sempre più anche all’interno dei terminal aeroportuali»
I progetti delle scuole per Malpensa
Gli studenti hanno lavorato su aree molto diverse: da quelle inserite nella viabilità d’accesso (rotonde), a quelle in punti “vetrina” come nella zona tra del Terminal 2 e nuova stazione ferroviaria, fino alle aree più di servizio, come quelle vicine alla mensa aziendale.
Molti elementi sono comuni ai progetti, come l’attenzione all’uso di piante che richiedono minima manutenzione nel tempo o l’uso di essenze autoctone o ancora piante adatte al contrasto ai parassiti.
L’Is Andrea Ponti di Somma Lombardo ha lavorato sulle rotonda all’ingresso del Terminal 1: ragazzi e ragazze del corso geometri si sono occupati dei rilievi e dei rendering, mentre gli studenti dell’Agrario hanno curato la progettazone vera e propria del verde, secondo un disegno che vede «rappresentata la rosa camuna, simbolo di Regione Lombardia», con piante di colori vivaci e con con fioriture diversificate durante le diverse stagioni (nella foto sotto).
L‘Istituto Vilfredo Pareto di Milano si è occupata di un progetto per altre due rotatorie, di quelle visibili «a un viaggiatore in atterraggio a Malpensa». Il disegno di una rotonda è stato dedicato alle rotazioni agricole tipiche sopratutto dell’area lombarda di pianura (con una parte della superficie divisa in quattro settori), con una pianta di gelso nel punto più alto della rotonda e con il giallo, il viola e il bianco come colori più evidenti nella vegetazione. L’altra rotatoria è stata dedicata al Ticino, con piante viola e gialle, con un profilo con altezza che raggiunge i 145 cm, con ruscelletti che evocano la presenza delle acque del Ticino.
L’Isis Newton di Varese, con i ragazzi del Corso Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ha curato la sistemazione delle aree verdi tra terminal e parcheggi, con l’accortezza di impiegare «specie autoctone anche per evitare la proliferazione della Popilia Japonica», vero tormento negli utimi anni nella zona del Parco del Ticino. Portando un po’ di Prealpi varesine fino a Malpensa, gli studenti hanno previsto anche l’impiego di varietà di piante localissime, come la Mela poppina di Orino.
L‘istituto Mendel di Villa Cortese (anche con il corso serale) ha invece lavorato su 1360mq di aree nei dintorni del T2, in particolare curando la sistemazione nella zona verso la nuova stazione Fnm. Tra le idee del progetto di intervento quella di un’area verde che comprenda anche unascultura dedicata ai 5 continenti, vicino alla stazione, con cinque massi che rappresentano i continenti («sarebbe bello che la pietra venisse fisicamente da cinque continenti, a enfatizzare il ruolo di luogo di passaggio di Malpensa»).
L’istituto Italo Calvino di Rozzano-Noverasco ha lavorato invece su aree un po’ più periferiche ma non meno importanti, quelle frequentate dai dipendenti Sea: nel progetto, interessante per la cura posta a spazi molto usati da chi lavora a Malpensa, si prevede la creazione di Dry Garden con ghiaino al posto di manto erboso, ma anche la ridefinizione di alcune aree nei dintorni della mensa avendo cura di creare percorsi di transito che valorizzino il passaggio e tutelino anche l’area verde stessa.
I progetti sono stati presentati tutti dagli stessi ragazzi, che sono stati premiati con attestato a termine del percorso. Alla presentazione hanno partecipato anche diversi sindaci del territorio e dei Comuni che ospitano gli istituti. Il sindaco di Arsago Seprio Fabio Montagnoli, presidente di turno del Cuv (che riunisce i Comuni appena intorno allo scalo) ha sottolineato il valore di «un progetto positivo che ci fa guardare al futuro e che ci spinge lasciarci alle spalle questo periodo».
Tutti qui sperano nella ripartenza dell’aeroporto. Tra 2020 e 2021 Sea, per gestire la fase emergenziale, ha dovuto ridurre gli investimenti concentrandoli solo sui capitoli safety e security, ma nel futuro si dovrà tornare a investire. Anche sul bello e sul verde.
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