Malpensa diventa più green con le nuove navette elettriche
Pronti due autobus elettrici con ricarica ai capolinea: garantiranno le navette tra il parcheggio P6, i terminal e la cargo city, a servizio di passeggeri e lavoratori. Ma gli investimenti su mobilità elettrica sono più ampi
All’aeroporto di Milano Malpensa debuttano gli autobus elettrici attrezzati per ricarica al capolinea: saranno impiegati per assicurare il servizio navetta tra il parcheggio P6, i due terminal e la cargo city, a beneficio di passeggeri e lavoratori aeroportuali.
Nonostante la crisi del settore del trasporto aereo dovuto al Covid-19 che vede un -73% del traffico negli aeroporti di Milano nel 2020, il gestore aeroportuale Sea ha scelto di non rinunciare all’impegno in favore della sostenibilità dei propri aeroporti con nuovi investimenti, continuando nel percorso di abbattimento delle emissioni di CO2.
Nell’ultimo mese sono entrati in servizio sei nuovi e-Cobus 3002, totalmente elettrici, che diventeranno tredici entro l’anno prossimo, rinnovando così l’intera flotta di navette passeggeri sul piazzale di Milano Malpensa. I nuovi Cobus, lunghi 13 metri, e forniti di batteria al litio, hanno una autonomia di 8 ore e si ricaricano in modalità rapida in soli 40 minuti. Possono trasportare fino a 100 passeggeri, 50 attualmente nel rispetto delle normative anti Covid. L’impiego di questi mezzi permetterà il risparmio di 30.000 chilogrammi di CO2 all’anno per ogni bus.
A Milano Malpensa, inoltre, è recentemente entrato in funzione il nuovo “push Lektro”, totalmente elettrico. Il push-back, mezzo impiegato per spostare gli aeromobili sul piazzale, lavora grazie a batterie al litio autonome per un’intera giornata di lavoro, con un tempo di ricarica di appena quattro ore.
Da oggi parte anche la mobilità elettrica fuori dal piazzale: saranno alimentate grazie all’elettricità le navette che collegano il terminal 1 con il terminal 2 e la Cargo City utilizzate da passeggeri e dipendenti. I nuovi mezzi, lunghi 12 metri, sono alimentati con batterie al litio High Power che garantiscono un’autonomia di circa 120 km.
La gestione delle navette è stata aggiudicata tramite gara d’appalto a un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) di cui fanno parte Arriva, Airpullman e Autolinee Varesine.
Oltre che durante la pausa notturna, gli autobus sono dotati di sistema di ricarica delle batterie a pantografo. I mezzi si collegano a un distributore di energia elettrica al capolinea: grazie all’elevata potenzia la ricarica avviene in soli otto minuti.
Un sistema di ricarica intermedia durante il turno (un tempo si diceva “biberonage”) che anche a Milano ha consentito di elettrificare diverse linee: in questo l’aeroporto è un pezzo della grande Milano, che sta investendo sulla riduzione delle emissioni locali.
La postazione di ricarica si trova nel parcheggio Via Milano Parking P6, uno dei parcheggi ufficiali dell’aeroporto nelle immediate vicinanze del terminal 2. I bus sono dotati di impianto di climatizzazione, videosorveglianza e postazione per il trasporto dei disabili ad azionamento manuale su porta centrale.
SEA inoltre sta gradualmente sostituendo la propria flotta a Noleggio a Lungo Termine (NLT): circa 200 automezzi diventeranno green.
«È un periodo complicato per gli aeroporti, ma è nostra profonda convinzione che non si potrà ripartire senza una rinnovata e incisiva azione per la sostenibilità – dichiara Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA. Abbiamo infatti un obiettivo comune ai principali aeroporti europei che è quello di azzerare le emissioni entro il 2030, obiettivo che, anche in questo contesto di crisi, i gestori aeroportuali hanno deciso di anticipare dal 2050 al 2030. Questo impegno è particolarmente sfidante anche a fronte della decisione del nostro governo di non includere i progetti degli aeroporti italiani sulla sostenibilità nel Recovery Plan. Resta comunque intenzione di SEA continuare sulla strada della riduzione dell’impatto ambientale dei propri aeroporti. Siamo consapevoli che a fronte di una drastica riduzione della nostra capacità d’investimento conseguente alla crisi, i tempi saranno più lunghi rispetto ai piani precedenti al Covid ma non ci fermiamo».
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