Milano e Linate ottengono la certificazione “Make it sustainable” per le infrastrutture
"Uno step concreto e tangibile dell’approccio creating shared value oriented di Sea", sia riguardo Linate sia Malpensa
Si è svolta oggi, la cerimonia di consegna a Sea, società di gestione degli aeroporti di Milano Malpensa e di Milano Linate, da parte di ICMQ, della certificazione Make It Sustainable, per i processi di gestione della manutenzione delle infrastrutture aeroportuali.
Mentre da una parte lo sviluppo di competenze e della tecnologia contribuisce alla crescita economica, dall’altra racchiude la potenzialità per aiutare a gestire i rischi e le minacce alla sostenibilità delle relazioni sociali e degli impatti ambientali ed economici. Le innovazioni e le nuove conoscenze nel campo della tecnologia, del management e delle politiche socio-economiche sfidano le aziende a compiere nuove scelte su come i loro prodotti, servizi, operazioni e attività impattano sul pianeta, le persone e le economie. In quest’ottica, Sea e Icmq hanno sviluppato congiuntamente delle linee guida per l’applicazione del protocollo Make It Sustainable ai processi di gestione della manutenzione delle infrastrutture aeroportuali messi in atto da SEA per gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa.
Nonostante la crisi del settore del trasporto aereo dovuto al Covid-19 che vede un -73% del traffico negli aeroporti di Milano nel 2020, SEA ha scelto di non rinunciare all’impegno in favore della sostenibilità mettendo in atto una serie di azioni di efficientamento energetico e di processo, in particolare la riduzione di oltre il 10% di energia termica avviato a fine del 2020 a fronte di azioni di modulazione dell’assetto impiantistico dei due scali; riduzione del 20% entro il 2026 della Carbon Footprint dei processi manutentivi e infine il passaggio dal 63% attuale al 75% entro il 2026 nella gestione dei rifiuti prodotti incremento della quota “a recupero”.
Le linee guida realizzate, per ognuno dei requisiti essenziali e dei requisiti applicativi del protocollo Make It Sustainable, identificano le azioni, i documenti e i referenti necessari ad ottemperare alle richieste del requisito. Naturale evoluzione di questo percorso virtuoso è stato l’ottenimento della Certificazione Make It Sustainable, nell’ambito dello sviluppo e dell’attuazione di politiche, strategie, processi, prodotti e servizi in grado di bilanciare l’interesse proprio con i bisogni e le aspettative dei portatori di interesse e cioè clienti, personale, società, autorità, comunità e investitori.
«L’ottenimento della certificazione Make it Sustainable dei processi manutentivi rappresenta uno step concreto e tangibile dell’approccio “creating shared value oriented” di Sea, confermato per altro dall’adesione piena al Green Building Council – ha dichiarato Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di Sea – un modello di fare business rispettoso di una estrema attenzione ai costi, che muove dalla profonda consapevolezza che il successo del nostro fare impresa non può prescindere da una forte attenzione verso gli stakeholders ed i nostri partners. Questa certificazione conferma l’attenzione che SEA ha verso l’ambiente, l’economia circolare e le risorse umane. E’ stata questa anche l’occasione per fissare target sfidanti per il futuro, come l’ottenimento della certificazione Envision sulle attività di manutenzione più importanti, la riduzione progressiva della Carbon Footprint, sia interna che legata ai nostri fornitori, attraverso un’azione di sensibilizzazione sulle loro value chain. Incremento della percentuale di rifiuti a recupero, maggior utilizzo di prodotti ecosostenibili come oli biodegradabili vernici ecolabel o la transizione dall’utilizzo di combustibili fossili a sistemi di alimentazione elettrici sono solo degli esempi delle direttrici su cui SEA si sta muovendo».
«Oggi – afferma Lorenzo Orsenigo, presidente e Direttore Generale di ICMQ – per affrontare con gradualità e successo la sfida dell’innovazione e della transizione ecologica, le organizzazioni hanno l’opportunità di valorizzare specifici prodotti e servizi, applicando i principi di sostenibilità alla strategia, progettazione, sviluppo, fabbricazione, erogazione, gestione, comunicazione, analisi e miglioramento dei processi chiave e definendo obiettivi misurabili, coerenti e sostenibili. Make It Sustainable rientra tra questi e permette di misurare e in caso migliorare le performance ambientali ed energetiche attraverso l’adozione di sistemi di gestione riconosciuti a livello internazionale, il ricorso alle risorse rinnovabili, il monitoraggio dei consumi energetici e il contenimento degli impatti ambientali, sociali e dei consumi, adottando le migliori prassi tramite il coinvolgimento degli stakeholder».
Cos’è Make it Sustainable
Lo schema di certificazione Make It Sustainable è stato sviluppato da ICMQ elaborando i principi richiamati da protocolli e schemi di certificazione internazionali quali En Iso 26000, En Iso 9004, En Iso 14004, En Iso 14040 (LCA), GRI – Global Reporting initiative.
Con Make It Sustainable un organismo di certificazione di terza parte verifica che un determinato prodotto o servizio sia realizzato, gestito ed erogato secondo criteri di sostenibilità, con l’obiettivo di accertare la coerenza tra ciò che un’azienda realizza e i principi enunciati sulla “carta”, di fatto combattendo ilgreenwashing. Make It Sustainable è una certificazione di sostenibilità di processo di terza parte indipendente che valorizza:
- l’applicazione dei principi di sostenibilità a specifici prodotti, servizi e cantieri;
- gli investimenti effettuati in coerenza alla strategia aziendale di sostenibilità;
- l’immagine aziendale basandosi su dati concreti, oggettivi e applicando i principi richiamati in riferimenti riconosciuti a livello nazionale ed internazionale;
- l’innovazione tecnologica e metodologica.
La procedura di verifica che porta alla certificazione fornisce evidenza di un equilibrio tra gli aspetti economici, ambientali e sociali – relativi allo specifico prodotto e servizio – che nel loro insieme confermano un orientamento alla sostenibilità. Il livello di complessità della verifica e le specifiche tecniche di riferimento possono variare in relazione a tipo e dimensione dell’azienda.
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