I sindaci di fronte al nubifragio: “La natura è più forte di noi, facciamo il possibile per evitare il peggio”
I primi cittadini, di fronte all'evento metereologico di straordinaria intensità di domenica, hanno messo in campo le risorse a disposizione: protezione civile allertata, contatti con i vigili del fuoco e con le autorità, interventi coordinati con chi si occupa di gestire la rete idrica
Una quantità di pioggia vista di rado tutta insieme, che ha provocato danni e disagi in vari punti della provincia di Varese.
Su Varese e provincia è caduta in poche ore la pioggia che solitamente cade in un mese
I sindaci, di fronte a questo evento metereologico di straordinaria intensità, hanno messo in campo le risorse a disposizione dei Comuni: protezione civile allertata, contatti con i vigili del fuoco e con le autorità, interventi coordinati con chi si occupa di gestire la rete idrica.
Nel capoluogo il sindaco Davide Galimberti ha attivato la procedura per chiedere lo stato di calamità per le zone più colpite, in particolare Capolago: «Quello che si è abbattuto sul Varesotto stato un evento meteorico estremo di grandissima intensità, per tutto la giornata di domenica abbiamo monitorato, e siamo intervenuti, in varie zone della città insieme alla Protezione civile, vigili del Fuoco, forze di polizia e squadre comunali, raggiungendo quanti segnalavano situazioni di emergenza. Da qui la decisione di attivarci per richiedere la dichiarazione dello stato di calamità naturale, mentre la Protezione Civile con i tecnici del Comune di Varese si sono mobilitati per monitorare la città e censire i danni e quindi chiedere gli stanziamenti per ristorare quanti hanno subito danni ad abitazioni o attività economiche».
Il Comune di Varese si attiva per richiedere lo stato di calamità naturale dopo l’emergenza maltempo
A Busto Arsizio, altra zona dove si sono verificati danni e disagi, sottopassi allagati e strade trasformate in veri e propri fiumi, il sindaco Emanuele Antonelli si è concentrato, oltre che nella soluzione delle situazioni più problematiche, sull’analisi della rete, in accordo con Alfa: «Sarà una sfida che noi come amministratori e Alfa dobbiamo raccogliere e cioè quella di rivedere i sistemi urbani in base al cambiamento climatico. Non ci bastava la pandemia che ci sta costringendo a rivedere il sistema sanitario. La natura è sempre più forte di noi, ma dobbiamo fare tutto quello che possiamo per evitare il peggio».
Antonelli dopo gli allagamenti a Busto: “Il clima è cambiato. Ora devono cambiare le città”
Non solo i grossi Comuni, ma anche realtà più piccole sono state colpite dal nubifragio caduto domenica nel primo pomeriggio. A Buguggiate il primo cittadino Matteo Sambo è stato alle prese per tutta la domenica con segnalazioni di cantine allagate, strade sommerse dall’acqua, piccoli smottamenti: «Ci sono situazioni che noi sindaci non possiamo che affrontare con i mezzi che abbiamo a disposizione. L’evento atmosferico di domenica 19 settembre era annunciato, ma era difficile prevedere che portata potesse avere. I cambiamenti climatici ci costringono a fare i conti con strutture inadeguate, ma ci vogliono tempo e risorse per interventi radicali».
Il sindaco di Buguggiate: “Difficile intervenire quando gli eventi sono così violenti”
Anche a Jerago con Orago e a Cavaria con Premezzo la forza delle precipitazioni ha causato diversi problemi: a Jerago un muro è crollato, bloccando per una giornata la strada che attraversa il paese, mentre a Cavaria l’asfalto si è sollevato e la fognatura è letteralmente esplosa per la furia dell’acqua: «La causa è il sovraccarico del sistema fognario, che ha creato una pressione che ha provocato il cedimento della condotta e poi del manto stradale» ha spiegato l’assessore cavariese Bonutto: «La popolazione ha risposto in maniera perfetta, grazie anche alla Protezione Civile impegnata con venti operatori».
LA SITUAZIONE A CAVARIA CON PREMEZZO
LA SITUAZIONE A JERAGO CON ORAGO
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