Sea vuole dimezzare l’espansione dell’area cargo nel nuovo masterplan di Malpensa
A maggio il Ministero dell'Ambiente aveva stoppato il progetto, di fronte anche ai dubbi di Comuni e Regione. Ora il gestore aeroportuale presenta una nuova proposta: ecco cosa sappiamo
Ricompare il masterplan di Malpensa: a quattro mesi dallo stop arrivato dal Ministero dell’Ambiente a maggio, si torna a parlare del progetto di espansione dell’aeroporto intercontinentale di Milano, in particolare per quanto riguuarda l’area merci. Una mezza sorpresa, per la ricomparsa del progetto e anche per la revisione, che prevede una riduzione dell’espansione al di fuori del sedime aeroportuale (l’area recintata su cui ha competenza l’autorità di vigilanza, l’Enac)
Le caratteristiche di massima del nuovo progetto di sviluppo dello scalo sono state illustrate nell’incontro in Regione con i sindaci, convocato «per affrontare i problemi e le opportunità più rilevanti e cercare una soluzione condivisa», come ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, intervenuto per un saluto iniziale.
I sindaci del territorio di Malpensa si aspettavano di dover discutere delle scelte di viabilità e invece, un po’ a sorpresa, è arrivato l’annuncio del nuovo masterplan reloaded, che secondo la Regione «dovrà essere presentato entro la metà d’ottobre».
«Gli amministratori di Sea, Armando Brunini e Alessandro Fidato, insieme all’ingegner Medici ci hanno comunicato che hanno lavorato a una soluzione che consentirebbe di ridurre quasi a metà il consumo di suolo dovuto all’ampliamento di cargo city» spiega Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo, uno dei nove Comuni più strettamente legati a Malpensa (quelli riuniti nel Cuv, il consorzio urbanistico volontario)
L’espansione dell’area logistica e cargo in direzione del bosco del Gaggio (nella foto di apertura) era uno degli elementi che erano più criticati nel precedente Masterplan, insieme alla previsione del raddoppio del traffico cargo. Sia i Comuni che la Regione poi avevano espresso perplessità per i progetti di edificazione nella zone del Terminal 1, per timore di un impatto negativo sul territorio circostante.
L’espansione edilizia prevista intorno al Terminal 1Per ora siamo alla presentazione di massima. E Sea ha insistito in particolare sulla riduzione («quasi metà») dell’area di espansione verso Sud, verso quella pregiata area del Gaggio che nell’ultimo decennio ha suscitato una levata di scudi del territorio: la zona, molto frequentata e con testimonianze storiche stratificate, è riconosciuta come un importante polmone verde per l’area ad alta densità abitativa intorno all’aeroporto.
«Rimane l’espansione fuori dall’attuale sedime, ma per la metà di quanto preventivato inizialmente» quantifica Bellaria. «Verrebbero confermate invece le compensazioni ambientali concordate con il Parco del Ticino, nonostante il taglio delle superfici di espansione».
Una tavola di cartografia del Masterplan: l’area di ampliamento del sedime verso via Gaggio è quella all’estremità più bassa della immagine, delimitata dalle righe azzurre (nuova viabilità interna)Viabilità e lavoro intorno a Malpensa
Per il resto però rimane anche una certa «delusione» che i sindaci non nascondono: «Oggi ci aspettavamo risposte concrete sul tema della mobilità, che invece non sono neppure state presentate» continua Bellaria. «Ci aspettavamo fosse già pronto lo studio sulla viabilità, ci è stato detto che sarà pronto a breve»
Sea ha rilanciato anche la proposta di una “Sea Academy”, su cui i sindaci sono pronti a confrontarsi: «Noi abbiamo fatto presente l’importanza di affrontare il tema lavoro in accordo con il territorio, le parti sociali, i Comuni, la rete d’istruzione esistente.
Sea sarebbe poi disposta a commissionare «uno studio sulle ricadute sanitarie, una sorta di Valutazione d’Impatto Sanitario», su cui i sindaci sono possibilisti.
Il masterplan Malpensa e il riutilizzo delle “aree delocalizzate”
I primi cittadini del territorio – Comuni di Somma Lombardo, Golasecca, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Cardano al Campo, Samarate, Ferno, Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino – hanno raccomandato poi a Sea di coordinare la proposta del Masterplan con un’altro masterplan, quello “per la rigenerazione intercomunale delle Aree delocalizzate” che coinvolge Somma, Lonate Pozzolo, Ferno, la Regione e la Provincia e che deve decidere come portare avanti il riutilizzo delle ex aree delocalizzate (che potrebbero ospitare funzioni per l’aeroporto).
Il fronte ambientale
Sul fronte delle misure di mitigazione ambientale, Sea ha confermato la richieste ad Enac di poter applicare dalla prossima primavera tariffe differenziate per classi di aeromobili, per favorire l’arrivo di flotte di ultima generazione, a ridotte emissioni sonore e di inquinanti.
L’assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo – intervenuto con i colleghi Pietro Foroni e Claudia Maria Terzi (infrastrutture) – ha sollecitato la definizione da parte di Commissione Ambientale della “impronta acustica”, «che serve a definire poi le curve acustiche, le scelte di sviluppo, gli strumenti sanzionatorie per le compagnie che non rispettassero le rotte».
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