Avis e il comune di Samarate insieme per sensibilizzare i giovani sulla donazione di sangue
Samarate si impegna nel coinvolgimento dei giovani sul tema della donazione di sangue e della cura verso l'altro
![avis Gallarate samarate](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/11/avis-gallarate-samarate-1263810.610x431.jpg)
«Tanti giovani donano sangue ma spesso sono frenati dalle restrizioni: per donare bisogna avere uno stile di vita regolare e un comportamento responsabile»: a parlare Gabriella Passarotti, presidente di Avis Gallarate, e la vicepresidente Paola Cozzi. L’associazione ha stipulato un protocollo d’intesa, su stimolo di Anci e Regione Lombardia, insieme al comune di Samarate per arrivare a più giovani possibili e far conoscere loro il mondo dei donatori di sangue.
«Spero sia l’inizio di una bella collaborazione, specialmente per i giovani che ci sono tra noi, ma non tanti quanti vorremmo», ha spiegato la precidente, da poco subentrata a Cozzi. L’accordo permetterà di intercettare i neomaggiorenni samaratesi: quando si presenterà un neodiciottenne all’anagrafe gli verrà presentata una scheda informativa su Avis e su come diventare donatore.
L’impegno di Samarate, attraverso l’ufficio anagrafe, va a sopperire un incontro tra i volontari e i ragazzi che, a causa del Covid, è venuto a mancare: «Noi abbiamo molti eventi a scuola per farci conoscere e sul territorio; questo è un altro modo per un contatto diretto. Noi cerchiamo di proporre alle nuove generazione d entrare a far parte di noi e proporre la cultura del dono: è un forte simbolo per aiutare l’altro», ha spiegato Cozzi.
«Pensiamo sia necessario che ognuno, con le proprie energie, debba raggiungere più cittadini possibili per sensibilizzare», ha motivato l’assessora ai Servizi Sociali e vicesindaca della città, Nicoletta Alampi.
I donatori del territorio
Ad oggi sono 3600 i donatori attivi nel distretto di Gallarate, che comprende Lonate Pozzolo, Cassano Magnago e Oggiona con Santo Stefano. Se si guarda alle fasce d’età, i più assidui sono quelli dai 37 ai 65 anni; i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 37 ci sono, ma scarseggiano. «Forse molti sono frenati dalle restrizioni che riguardano il divieto dell’uso di droghe, la limitazione sui tatuaggi e il fatto che non si debba cambiare partner sessuale con frequenza».
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