“Nessuno spiraglio di trattativa”, 1.322 lavoratori Air Italy verso il licenziamento
Nessun risultato dall'incontro al Ministero del Lavoro e per i lavoratori di Air Italy la prospettiva dei licenziamenti è sempre più concreta. Non ci sarà la proroga della cassa integrazione.
Per i 1.322 lavoratori di Air Italy la prospettiva del licenziamento è una prospettiva sempre più concreta. L’incontro che si è tenuto giovedì 9 dicembre al Ministero del Lavoro con le Regioni Lombardia e Sardegna, i sindacati e i rappresentati della compagna aerea non ha portato nessun risultato e quindi la liquidazione della compagnia aerea basata tra Malpensa e la Sardegna è sempre più reale, senza nessuna proroga di cassa integrazione.
“Irremovibile la posizione dei liquidatori, forti di un mandato preciso da parte della proprietà che ha reso impossibile qualsiasi sospensione o proroga dei termini della procedura stessa” spiegano i rappresentanti dei lavoratori in una nota. Quindi “a nulla varrà qualsiasi emendamento o legge predisposta dal legislatore per consentire ai lavoratori di ottenere i 12 mesi di sperata CIGS se l’azienda non ne fa richiesta di accesso, cosa improbabile data la irremovibile posizione che rende sempre più esplicito l’obiettivo esclusivo aziendale di licenziare”. Secondo i lavoratori dell’incontro di oggi “emerge in modo inquietante l’ostinazione dei liquidatori a respingere ogni tentativo di persuasione giunto dai rappresentanti delle regioni e dei Ministeri ad attendere l’approvazione dei dispositivi di legge che predispongono la CIGS per i lavoratori di Air Italy.
Purtroppo emerge in modo evidente un’altro fattore: il poco tempo a disposizione, avendone depauperato di prezioso durante gli incontri antecedenti a questi unici tre tenuti finora con l’ausilio del Min Lav”.
In questo senso l’ultima speranza per i lavoratori della compagnia è il 15 dicembre prossimo quando il Ministero del Lavoro convocherà un nuovo incontro tra le parti.
“La vertenza di Air Italy e’ diventata una questione politica -sottolineano i lavoratori-. Non più tecnica, poiché le norme per la concessione della CIGS sono in via di predisposizione. I lavoratori di Air Italy sono un’intralcio, sono fonte d’imbarazzo per quella politica che ha trascurato gli effetti della disastrosa gestione della compagnia nei due anni di amministrazione qatarina, indotta scientemente a un suicidio assistito. Ancora oggi sono sottoposti alle angherie che rispecchiano la stessa filosofia lavorativa subita con la gestione della compagnia negli ultimi anni di operatività. Ora i lavoratori chiedono che davanti a questo scandalo, a tanta violenza che ancora subiscono si levi un coro unanime di sdegno. Attendono ora una presa di posizione netta da parte di tutti quegli attori istituzionali che ancora fanno in tempo ad evitare la macelleria sociale che sta per consumarsi”.
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