Inaugurati a Cavaria con Premezzo il parco della Pesa e la via alla Protezione Civile
Il taglio del nastro di due "simboli della comunità" di Cavaria con Premezzo, insieme alla consegna di 200 premi ai volontari comunali e alle associazioni per l'impegno nel periodo della pandemia
Una giornata ricca di tagli del nastro quella di oggi, domenica 12 dicembre, a Cavaria con Premezzo: è stato inaugurato il parco della Pesa, c’è stata l’intitolazione della via Volontari della Protezione civile per ringraziarli dello sforzo doppiamente profuso nel periodo più duro della pandemia da Covid-19.
Infine, è stata installata la scultura di Carmelo Todaverto, donata dai soci dell’associazione artigianale di Cavaria. (Foto di Angela Visalli)
Presenti alla cerimonia la vicepresidente del consiglio regionale di Regione Lombardia, Francesca Brianza, il consigliere regionale Emanuele Monti e il deputato del Carroccio Matteo Bianchi.
L’inaugurazione del parco della Pesa chiude un lungo iter di rigenerazione della piazza che ha impegnato l’amministrazione per molto tempo, dopo il fallimento della società Cavaria 2001. Perché si chiama parco della Pesa? Perché all’interno dell’ex Quadrelli Bilanciai, storica azienda cittadina, vi era una pesa che l’amministrazione ha voluto risistemare, diventando parte integrante del marciapiede.
Soddisfatto il sindaco Franco Zeni per la numerosa partecipazione dei cittadini e delle autorità: «Il parco della Pesa e la via Volontari di Protezione Civile hanno avuto un inizio di vita che si meritavano perché sono il simbolo di comunità».
Il ringraziamento al sindaco
Inoltre, nel corso della mattinata, sono stati consegnati ben duecento premi ai volontari comunali e alle associazioni per il lavoro svolto durante la pandemia. Non è mancata l’occasione per un ringraziamento speciale, da parte della giunta e della cittadinanza, al primo cittadino.
«Quando è scoppiata la pandemia il nostro sindaco è stato forse il primo ad aprire il Centro operativo comunale», ha spiegato l’assessora al Welfare, Irene Adele Scaltritti, «senza di lui noi assessori non avremmo saputo cosa fare: il paese lo ha visto lavorare senza sosta, sette giorni su sette; ha aiutato il singolo cittadino che aveva bisogno per qualsiasi cosa».
Una vicinanza dimostrata a tutti i cittadini, specialmente quando risultavano positivi al Covid-19: «Quando Ats comunicava i dati dei positivi – ha continuato Scaltritti – chiamava tutti a casa, chiedendo loro come stavano e se avessero bisogno di aiuto. Non ha mai negato una chiacchierata o un aiuto a nessuno, ci ha sempre spronato a fare di più in questi due anni e mezzo di mandato». Insieme alla giunta l’assessora ha consegnato un regalo al primo cittadino, “per aver tenuto il timone durante la tempesta del 2020”.
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