Caldaia rotta al liceo Tosi di Busto Arsizio, il presidente della Provincia: “Impianti vecchi”
Situazione difficile in diverse scuole superiori. Al liceo di Busto è stata fatta ripartire in tarda mattinata ma i problemi sono diffusi da nord a sud
Mattina al freddo per gli studenti del liceo Tosi di Busto Arsizio e non è la prima volta quest’anno. Lo segnala un genitore che sostiene sia già la quinta volta che gli studenti e gli insegnanti rimangono senza riscaldamento dall’inizio della stagione fredda.
Solo attorno alle 12 la situazione è tornata alla normalità coi caloriferi che hanno iniziato nuovamente a scaldarsi. Lo stesso genitore, però, lamenta anche difficoltà notevoli nel dialogare con la dirigente Patrizia Iotti: «Vi segnalo l’impossibilità di interagire telefonicamente con la Dirigente Scolastica, che si nega costantemente al telefono, anche a fronte di una problematica urgente. Per esperienza non ho mai avuto risposta neppure alle segnalazioni via mail, che ovviamente ho provveduto anche in questo caso ad effettuare. Trovo che oggi ci sia la possibilità di permettere ai ragazzi di seguire le lezioni in DAD e che non sia accettabile che gli studenti stiano in aula al freddo, rischiando di ammalarsi, in una situazione sanitaria già di per sè estremamente critica».
Ecatombe per le caldaie in tutta la provincia
Abbiamo chiesto, quindi, al presidente della Provincia Emanuele Antonelli cosa sta succedendo alle caldaie delle scuole superiori del territorio, non essendo il primo caso. Ci sono problemi a Varese (nei licei Cairoli e Manzoni), all’istituto Daverio e all’Einaudi, a Luino alla ragioneria, all’Ite Tosi dove i ragazzi sono in dad proprio per facilitare gli interventi di manutenzione in corso: «È un ecatombe quest’anno ma il vero problema sono le caldaie troppo vecchie. Stiamo intervenendo con la sostituzione a Varese dove ad una stessa caldaia sono collegati tre edifici, poi c’è Luino e adesso anche Busto Arsizio». A questo problema si aggiunge anche la necessità di arieggiare spesso i locali per via del covid e questo mette sotto stress impianti già critici.
Mancano i soldi per poter intervenire su tutte le caldaie e quindi, ove è ancora possibile, si ripara mentre dove la caldaia è ormai giunta a fine vita si sostituisce. Sarà, dunque, un inverno difficile in diverse scuole per quanto riguarda il riscaldamento.
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