Anche Casorate può ottenere fondi dal Pnrr. “Per rivitalizzare il territorio”
Casorate Aperta chiede al consiglio comunale e al sindaco un impegno per accedere ai fondi. E non è l'unica proposta avanzata dalla forza di minoranza
Intercettare i fondi del Pnrr ma anche ripristinare – più in piccolo – le bacheche informative come strumento di comunicazione.
Sono due richieste che la minoranza di Casorate Aperta propone in consiglio comunale a Casorate Sempione. «Oggi abbiamo promosso due mozioni che secondo noi è anche importante rendere pubbliche per sottolineare il valore della collaborazione e dell’apertura delle istituzioni alla cittadinanza tutta, in aperta critica al pensiero “in democrazia funziona che chi sta al comando fa quello che ritiene più giusto e risponde delle proprie azioni”» dice Isacco Boffi, uno dei consiglieri d’opposizione capitanati da Martina Grasso.
(Foto: il Monte Rosa dalla piana sotto Casorate)
«Se è certamente vero che, in democrazia, chi viene eletto si deve assumere le responsabilità delle proprie scelte, in molte occasioni è altrettanto vero che il confronto con la cittadinanza può essere un valido strumento per discutere delle scelte e renderle più adeguate alla dimensione della comunità», spiegano i consiglieri di minoranza come premessa. «Bisogna imparare il valore della discussione critica e condivisa con una pletora di persone più vasta possibile, per poter sviluppare interventi che non siano una scelta imposta sulla base di una delega data al momento delle elezioni, ma che secondo noi devono essere dati da una scelta guidata da chi ha quella delega».
Il Pnrr e la cura del territorio
E veniamo dunque alle mozioni. Con la prima proposta Casorate Aperta propone di «attuare le procedure necessarie per poter accedere ai fondi per progetti stanziati dal Pnrr e destinati ai Comuni con meno di 15mila abitanti». E non solo: si chiede anche di «attivarsi per il confronto con i comuni limitrofi, per la rivitalizzazione del territorio e la valorizzazione delle aree boschive con la mobilità sostenibile. Ovviamente attivando tutti i sistemi di consultazione preliminare delle Commissioni e della cittadinanza, che sono un fondamentale strumento democratico. C’è poco tempo, ma ce la possiamo fare».
Bacheche sul territorio
Più “puntuale” e meno strategica potrebbe apparire la seconda proposta: il ripristino delle bacheche informative sul territorio. «Le bacheche attualmente dislocate sul territorio sono in condizioni pessime o sono state del tutto rimosse per ragioni non meglio definite» dicono i consiglieri di opposizione.
E siccome non tutti «sono avvezzi all’uso della tecnologia informatica», lo strumento si può ripristinare. Aprendolo alle associazioni, avviando anche il percorso per «redigere un nuovo regolamento che garantisca il loro utilizzo che le renda fruibili a tutte le associazioni ed alle liste politiche che ne facciano richiesta».
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