Zanus Fortes da Kiev: “I tonfi delle bombe dal mattino presto, una vera follia”
Messaggio a VareseNews dell'ex giocatore della Pallacanestro Varese, bloccato nella capitale ucraina: "Gente ovunque in metropolitana, speriamo di ritornare presto in Italia"
«Adesso siamo in un posto sicuro in attesa di essere rimpatriati ma la situazione è assurda. Una vera follia». In Italia è ancora notte, a Kiev l’alba quando Cristiano Zanus Fortes scrive a VareseNews per raccontare le sue impressioni a cavallo dei primi due giorni di guerra in Ucraina.
L’ex pivot della Pallacanestro Varese – vinse lo scudetto con i Roosters nel 1999 – si trova a Kiev a causa della professione della compagna Katia Tubini, coreografa; con loro anche Matteo Spiazzi, il regista dello spettacolo a cui stavano lavorando. I tre allo scoppio del conflitto ha raggiunto l’ambasciata d’Italia diretta da Pier Francesco Zazo in modo da organizzare il rientro in patria. (f0to in alto: Zanus quando conduceva la trasmissione “Radio Bovoeto” su Radio News ai tempi della sua militanza varesina)
«Ho sentito i tonfi delle bombe, per fortuna in lontananza rispetto a dove ci troviamo – prosegue l’ex cestista di origini veneziane, oggi 50enne – Gli ordigni hanno iniziato a cadere fin dalla mattina presto. In metropolitana c’è gente ovunque, una situazione assurda». E proprio i tunnel sotterranei sono diventati la casa di molti abitanti di Kiev che li stanno usando come bunker.
Zanus Fortes tiene a sottolineare l’efficienza della macchina dell’assistenza italiana: «L’organizzazione dell’ambasciata è davvero fantastica: ora stiamo solo aspettando di essere riportati a casa in sicurezza».
C’è anche Cristiano Zanus Fortes, ex giocatore dei Roosters Varese, tra gli italiani bloccati a Kiev
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