Ci sono meno tigri nel mondo che abitanti a Viggiù
Meno panda giganti nel mondo che cittadini di Castelveccana. ll 3 marzo l'ONU celebra il World Wildlife Day, la Giornata mondiale della fauna: un confronto fra il numero di esemplari delle specie a rischio estinzione e gli abitanti del varesotto
Quando si parla di fauna, ad ognuno può venire in mente un animale diverso: c’è chi subito visualizza un leone correre affamato nella savana, chi invece un cervo che rumina silenzioso nel bosco. Quale che sia il vostro concetto di fauna più o meno esotica, il 3 marzo è il World Wildlife Day istituito dalle Nazioni Unite per celebrare tutti gli animali selvatici della terra.
Leoni, giraffe, panda: sappiamo essere specie a rischio, sappiamo stare diminuendo. Ma se provate a chiedervi quanti sono, numericamente, difficilmente sapreste dare una risposta precisa. Proviamo allora a giocare insieme coi numeri e con i confronti.
Spesso si parla di animali in via di estinzione, o da questa minacciati, come notizia (dai toni strappalacrime) a chiusura di qualche telegiornale, che fa da sottofondo o “riempispazio”. Vogliamo provare ad affrontare il tema da un punto diverso, facendo un confronto che possa darci una misura concreta di quanti (pochissimi) siano gli esemplari di alcune delle specie più note.
Iniziamo a pensare a quanti sono gli abitanti della provincia di Varese. Questo è un dato che viene più facile indovinare: un po’ meno di un milione. Per essere precisi: 890.768, dati Eurostat del 2019.
Nel mondo siamo invece circa 7miliari, 930milioni, 658mila e 390 (fonte Worldofmeters). Tutti gli abitanti della Provincia di Varese non sono cioè che lo 0.01123% della popolazione mondiale. Lo “zero virgola zero, uno, uno, ventitrè”. Siamo davvero un granello di sabbia del deserto.
Eppure, molte specie a noi care pagherebbero per essere “così tanto” numerose come tutti gli abitanti della provincia di Varese. Prendiamo le giraffe (Giraffa spp.) per esempio. Tutte le giraffe del mondo, ma tutte tutte, non sono più di 97mila e 500: cioè il 10.94 % di tutti gli abitanti del Varesotto. Per avere un’immagine più sconcertante possiamo vederla all’opposto: se tutti gli esseri umani del mondo fossero tanti quanto le giraffe, potrebbero abitare tutti fra Busto e Marnate. E basta. Niente zio d’America o cugino d’Australia.
Rimaniamo in zona Busto Arsizio per il secondo paragone, quello con la popolazione di elefante africano delle foreste (Loxodonta cyclotis), la cui popolazione mondiale è al momento di circa 80mila esemplari. Poco meno degli abitanti della città più popolosa della nostra provincia, che ne conta 83’030.
Se la cava un po’ meglio il cugino elefante africano della savana (Loxodonta africana), che ha una popolazione fra i 200 e i 400 mila esemplari. Ma anche qui, in confronto al Varesotto, non misura che un quarto dei suoi abitanti. Nel non troppo lontano 1940 se ne contavano fra i 3 e i 5 milioni (sommando le due sottospecie), per un declino in pochi decenni di oltre il 40% del totale.
Ma c’è chi sta molto peggio. Una specie il cui numero di esemplari è ridotto all’osso, molto più di quanto si sia portati a credere, sono per esempio le tigri (Panthera tigris).
Basti pensare che tutte le tigri del mondo non sono più degli abitanti di Viggiù, paesino ai piedi delle Prealpi nel nord del Varesotto. Viggiù conta infatti “ben” 5’066 abitanti, mentre le tigri del mondo sono circa 4mila. Alcune sottospecie registrano poi numeri impressionanti, in negativo:
- Tigre di Sumatra (P. t. sumatrae): 370 esemplari rimanenti
- Tigre dell’Indocina (P. t. corbetti): 250 esemplari
- Tigre di Amur ( P.t. altaica): 450 esemplari
Se tutti gli esseri umani nel mondo fossero tanti quanti le tigri, potrebbero abitare tutti a Viggiù.
E l’avreste mai detto che tutti gli Orsi Polari (Ursus maritimus) del mondo sono poco più degli abitanti di Cassano Magnago? Ebbene è così. Con circa 26 mila esemplari, l’animale simbolo del Polo Nord supera di appena 3mila unità gli abitanti di Cassano Magnago, che oggi sono stimati essere 21’385.
Ma la medaglia nera, fra gli animali selvatici citati oggi, la vince lui: il panda gigante (Ailuropoda melanoleuca), scelto non a caso dal WWF come simbolo di un mondo da salvare. Diamo una buona notizia però, perché il numero dei suoi esemplari è aumentato negli ultimi anni. Il che vuol dire che siamo arrivati a “ben” 1864 esemplari che ad oggi vivono in natura, mentre nel 1980 si era arrivati ad averne solo qualche centinaio.
Gli abitanti di Castelveccana, grazioso comune che affaccia sul Lago Maggiore fra Luino e Laveno, conta invece 1’894 abitanti. Speriamo il panda possa prossimamente arrivare ad averne tanti quanti la vicina Porto Valtravaglia, “megalopoli” che supera i 2mila.
Continuiamo a tuffarci nelle brutte notizie e andiamo nell’Oceano, a trovare la regina assoluta delle acque blu del mare: la balenottera azzurra (Balænoptera musculus), l’animale più grande mai esistito sulla terra: può arrivare a misurare fino a 30 metri. Per avere un’idea, dovreste mettere in fila ben 5 ambulanze: è più lunga di un campo da basket!
Questo gigante buono del mare si nutre prevalentemente di plancton e krill ed è stata oggetto di una pesca selvaggia da parte dell’uomo nel secolo scorso, che l’ha portata sull’orlo dell’estinzione. Nel 1868 venne infatti inventato l’arpione che ne rendeva possibile la caccia, prima impossibile viste le immense dimensioni della preda. Si stima che nemmeno 100 anni dopo l’inizio della caccia, la popolazione si fosse ridotta del 99%.
Dichiarata specie protetta nel 1966, oggi se ne contano fra i 5 e i 10 mila esemplari e per fortuna ci sono alcuni studi che portano a pensare che il numero possa essere un po’ sottostimato; sarebbero perciò qualche migliaio in più. Pensiamo che tutti gli abitanti di Castiglione Olona sono 7’635.
Il varesotto: ambiente ricco di fauna
In Italia la fauna selvatica è stimata in oltre 60.000 specie, quella marina in quasi 2.800 specie. Ad essere minacciato il 23% dei Mammiferi e il 27% degli Uccelli nidificanti (dato Ispra Ambiente).
Nel varesotto sono diverse le zone ad alto valore naturalistico e importanti per la fauna locale. Molti sono anche gli Enti Parco e le zone di tutela oggetto interessati da progetti di tutela come il Parco Regionale Parco Campo dei Fiori o il Parco del Ticino. Luoghi da vivere e da esplorare, i cui abitanti ci appaiono meno noti del lontano panda, eppure straordinariamente affascinanti.
“Ticino Biosource” il progetto che ha ripristinato aree naturali per aumentarne la biodiversità
Il sito Ticinobiosource.it racconta per esempio come nelle acque del fiume si possano trovare “dal grande e misterioso Storione cobice (Acipenser naccarii), davvero un dinosauro vivente, sopravvissuto nel bacino del Po proprio con la popolazione naturale del Ticino, ai piccolissimi cobiti, Cobite comune (Cobitis bilineata) e Cobite mascherato (Sabanejewia larvata), strani pescetti serpentiformi con abitudini fossorie;
Storione cobice, particolare del muso – foto graia
dalla sfuggente e curiosa Lampreda padana (Letentheron zanandreai), del gruppo dei Petromizonti, vertebrati acquatici con corpo cilindrico, scheletro cartilagineo e bocca a ventosa, all’esigente Rana di lataste (Rana latastei), con abitudini per lo più forestali in boschi umidi ai margini del fiume e delle zone umide, ma dipendente da stagni e raccolte di acqua pulita per la riproduzione ed i primi anni di vita, accompagnata da un’altra rana rossa, la Rana agile (Rana dalmatina) e dall’arboricola Raganella italiana (Hyla intermedia)”.
Tutte specie oggetto di un progetto di tutela della fauna e dell’ambiente che rientra nel programma “LIFE” dell’Unione Europea dedicato all’ambiente, il cui obiettivo generale è quello di contribuire all’implementazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione ambientali dell’Unione Europea attraverso il co-finanziamento di progetti di valore e rilevanza comunitari.
Sul Lago Maggiore è tempo di semine: arriva la trota marmorata di Maccagno
E fra le specie minacciate di casa nostra troviamo la trota marmorata (Salmo marmoratus), la cui sopravvivenza è messa in pericolo anche dall’introduzione di specie aliene nel suo ambiente, con cui entra in concorrenza o da cui viene predata. Per scongiurare questa evenienza alcune associazioni si stanno impegnando in azioni volte alla sua tutela, che si incentrano principalmente sul rilascio di uova nel Lago Maggiore, dopo averle “spremute” da esemplari adulti tenuti per questo scopo in cattività.
Altra peculiarità del nostro territorio sono gli anfibi: rospi, rane e salamandre si apprestano proprio in questi giorni (aspettano come noi che piova un po’!) a lasciare i boschi in cui hanno passato l’inverno per raggiungere fiumi, pozze e stagni e dare il via alla stagione dell’amore. Le strade di Luvinate, Brinzio, Lavena Ponte Tresa, Sesto Calende e Mesenzana rischiano di diventare dei veri e propri cimiteri durante i loro spostamenti.
Oltre 6mila rospi in salvo tra Sesto e Golasecca. “Ora si punta all’educazione ambientale”
Per fortuna ci sono tanti volontari “acchiapparospi” che, muniti di guanti e secchiello, offrono un passaggio agli anfibi innamorati.
Non mancano nel varesotto rare incursioni di animali che vengono da lontano, e che grazie alla tecnologia è ora possibile seguire e riconoscere. Come quello di “Ohnezahn”, l’ibis eremita tracciato su Animal Track:
Un raro esemplare di ibis eremita avvistato a Vedano Olona: ha percorso 970 km tra Italia e Svizzera
Finisce qui il nostro viaggio “glocale” alla scoperta degli animali selvatici, ma ci salutiamo con una raccomandazione: qui si è parlato di animali particolarmente capaci di suscitare in noi empatia. Ok magari il rospo non ve lo fa questo effetto, ma sicuramente un “oooh” sul panda vi è scattato. Non scordiamoci però che l’approccio alla fauna deve essere funzionale, non “puccioso”. Ricordatevelo la prossima volta che vi troverete in casa un ragno, prima di correre a prendere una ciabatta. Perché, come diceva Mufasa nel Re Leone: “Siamo tutti collegati, nel grande cerchio della vita.”
Fonti dati:
Tigri: International Environmental Library Consortium
Giraffe: International Environmental Library Consortium
Elefanti africani: International Environmental Library Consortium
Orsi polari: International Environmental Library Consortium
Balenottera azzurra: Biological Diveristy
Numero abitanti comuni:Tuttitalia.it
Per Approfondire:
Sito ufficiale World Wildlife Day
Elaborazioni grafiche: Canva Pro
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