Cooperativa San Martino condanna l’intervento russo in Ucraina e chiede di non alimentare il conflitto
Il sodalizio di Ferno chiede ad Italia ed Europa a fare ogni sforzo per far cessare i combattimenti, esprime solidarietà al popolo ucraino e chiede di non dare armi agli ucraini
La Cooperativa San Martino di Ferno condanna fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa in violazione delle leggi internazionali. È un atto di guerra inaccettabile e molto pericoloso per gli equilibri politici che coinvolge il mondo intero.
Purtroppo le tensioni che da molti anni sono presenti nell’est dell’Europa sono state sottovalutate e non adeguatamente affrontate, sia nei paesi coinvolti, sia anche dalle organizzazione internazionali: «Riteniamo però che le controversie fra Stati e popoli derivanti da motivi economici, politici, etnici, vadano affrontati attraverso canali diplomatici e con ogni altro mezzo non militare. In questo momento l’Europa e l’Italia devono impegnarsi perché proseguano i negoziati e si arrivi al più presto ad una tregua».
La cooperativa sottolinea che «l’invio di armi non favorisce certamente il cessare delle ostilità, ma ci spinge verso scenari molto preoccupanti che potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Occorre sostenere la pace perché le guerre portano solo sofferenze e distruzioni, senza risolvere i problemi che le hanno causate».
Da San Martino arriva «la solidarietà al popolo ucraino che è in fuga dal proprio paese abbandonando le proprie
case e spesso anche i propri cari. Ma dobbiamo anche ricordare i milioni di profughi che, in tutto mondo, fuggono dalle guerre e auspichiamo che anche a loro venga dato un adeguato sostegno».
L’appello ad ascoltare le parole di Papa Francesco: «Sosteniamo chi in ogni paese del mondo si impegna per la pace e la giustizia; condanniamo chi in ogni paese del mondo si arricchisce grazie alla guerra fabbricando e vendendo armi. Chiediamo quindi ai potenti della Terra di ascoltare le parole di Papa Francesco ed ascoltare la voce della ragione prima che sia troppo tardi».
Infine l’invito a cittadini e associazioni: «Si invitano tutte le associazioni del territorio ed anche i singoli cittadini ad esporre la bandiera della pace, un simbolo che con il suo arcobaleno promuove i diritti umani, le libertà democratiche, la cooperazione fra i popoli, ripudiando ogni forma di guerra».
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