Bohdan, il primo bimbo ucraino accolto dagli allievi di Somma Lombardo
"La scuola è il luogo dove si costruisce la comunità", il commento dell'assessora Valenti a seguito dell'ingresso a scuola del primo bimbo ucraino

É iniziato il processo di accoglienza dei bambini ucraini nelle scuole di Somma Lombardo: giovedì 17 marzo Bohdan è stato introdotto in una quinta alle scuole elementari Macchi, dove d’ora in poi studierà e si farà dei nuovi amici, riacquistando una normalità che l’invasione russa gli aveva brutalmente sottratto.
Bohdan è stato accolto dai suoi nuovi compagni con caloroso affetto: lo ha accompagnato a scuola la madre, che da diversi anni abita in Italia. La dirigenza è stata pronta a inserirlo nella classe più idonea; nei prossimi giorni arriveranno altri bambini e ragazzi iscritti nelle scuole sommesi, che inizieranno una nuova avventura in Italia.
Vi abbiamo già raccontato dell’impegno quotidiano del Comune e delle associazioni nell’accoglienza dei profughi che stanno lasciando l’Ucraina, tra la grande solidarietà che si è innescata e le difficoltà che si incontrano; attualmente a Somma sono arrivate 41 persone, di cui 18 minori (i dati sono del 17 marzo), ma i numeri crescono di giorno in giorno.
La scuola come primo passo per l’integrazione
«L’accoglienza, che continua ad essere costante, inizia a diventare a piccoli passi integrazione soprattutto per i più piccoli», queste le parole dell’assessora alla Cultura e istruzione, Donata Valenti.
«La scuola da sempre riveste un ruolo educativo essenziale e in questo momento storico così difficile diventa il luogo dove si costruisce la comunità, dove si costruiscono nuovi legami e dove ci si arricchisce entrando in contatto con culture e stili di vita differenti: in questo i bambini sono spesso più capaci degli adulti. Lo dimostra l’accoglienza calorosa riservata al loro nuovo compagno di classe e di scuola, lo dimostrano i sorrisi e la curiosità, lo dimostrano i gesti che superano qualsiasi difficoltà data dalla barriera linguistica. Un grazie alla dirigenza scolastica che ha provveduto all’ inserimento di questo bimbo e che provvederà in maniera puntuale all’inserimento di altri bambini e ragazzi che si trovano sul nostro territorio».
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