Quarto giorno del cammino Materano: da Santeramo in salita, verso Altamura
Giunti al quarto giorno di cammino, per Stefano e Cristian la fatica inizia a farsi sentire ma non per questo cedono: dopo ore di viaggio tra le masserie, sono arrivati ad Altamura
«La tappa odierna inizia un po’ in salita, poiché i chilometri dei giorni precedenti incominciano a farsi sentire»: è iniziato così il secondo giorno del cammino Materano lungo la via Peuceta di Stefano e Cristian, partiti venerdì 30 aprile da Gallarate.
«Lasciamo il centro di Santeramo e gradualmente lo sfondo incomincia a cambiare: i boschi di piante ad alto fusto di ieri lasciano spazio al paesaggio tipico dell’Alta Murgia. Il cammino si svolge prevalentemente attraverso un’area steppica ricca di campi di grano, pascoli, distese di asfodeli e macchia mediterranea», ci scrivono Stefano e Cristian, raccontandoci la tappa di ieri, martedì 3 maggio.
Tappa 4 della via Peuceta: Altamura
«Dopo circa 8 chilometri di percorso raggiungiamo il complesso rupestre della Grotta Sant’Angelo che, purtroppo, non possiamo visitare perché interessato da lavori di restauro. Proseguiamo il nostro cammino fino ad arrivare alla masseria Scalera dove Vito e Maria Antonietta, padre e figlia, ci accolgono caldamente. Mentre degustiamo il frutto della loro produzione casearia ci godiamo i racconti di Vito che ci narra la storia della loro attività, dell’andamento dell’agricoltura nella zona e, infine, ci dà le indicazioni per goderci appieno Altamura come una perfetta guida turistica».
Dopo aver degustato una ricca zuppa di cicerchie e degli ottimi formaggi («la ricotta è eccezionale», ci dicono Stefano e Cristian), fanno un breve tour della masseria «dove possiamo ammirare gli ultimi arrivati: un piccolo pony ed un vitellino nato la scorsa notte». Rifocillati per bene ripartono alla volta della meta, che si inizia a scorgere in cima alla collina davanti.
«L’ultimo tratto di percorso, in dolce, costante salita, è davvero probante, ma ne vale veramente la pena, in quanto Altamura è veramente una cittadina molto piacevole. Abbiamo, inoltre, la fortuna di ricevere dal nostro host Giovanni una preziosa lezione sulla storia della fondazione di Altamura (Federico II di Svevia, nel Tredicesimo secolo) e su alcuni curiosi particolari della città. Facciamo un breve tour del centro storico tra vicoli, scale, archi ed i caratteristici “claustri”, prima di concludere la giornata ci rechiamo a cena presso “Pain assutt”, dove il simpaticissimo Antonio ci ha saziato con le prelibatezze tipiche del luogo, “padre Peppe” compreso».
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