Sette progetti su otto. I Servizi Sociali di Busto Arsizio fanno il pieno di fondi Pnrr
Ottenuti finanziamenti per 3 milioni di euro per progetti legati all'abitare a favore di anziani, disabili e famiglie fragili. Altri 2,4 potrebbero arrivare a breve
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Altri fondi in arrivo dal Pnrr per Busto Arsizio e questa volta a beneficiarne saranno le fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, minori) grazie ad una serie di progetti finanziati che porteranno ulteriori 3 milioni di euro in città (con la possibilie aggiunta di altr 2,4 milioni). A spiegare le nuove misure è l’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni: «Su 8 progetti presentati ne sono stati finanziati 7 mentre uno è stato ammesso ma non finanziato, per il momento. La cosa di cui vado orgogliosa è che abbiamo presentato una serie di misure per le quali ci siamo preoccupati anche di come finanziarle una volta che saranno attive».
I progetti dei Servizi Sociali di Busto Arsizio finanziati col Pnrr
Il progetto per l’ex-Conventino di corso Matteotti: verranno realizzati 8 appartamenti che potranno ospitare un massimo di 30 persone e che non rientreranno nel circuito dell’edilizia residenziale pubblica ma che andranno ad aiutare situazioni di fragilità tra giovani coppie e papà separati. Questo progetto fa parte di quelli finanziati con il bando per la qualità dell’abitare ma in questo modo si potrà garantire anche 3 anni di gestione di questi immobili, senza andare a pesare sulle casse comunali.
Anche Villa Radetzky, ricompresa tra gli immobili che verranno ristrutturati con il bando per la qualità dell’abitare, verrà trasformata in appartamenti di autonomia per i disabili. Saranno 15 i beneficiari che potranno quindi costruire una propria vita autonoma, al di fuori della famiglia o dei centri per disabili.
Un progetto completamente nuovo è invece quello della cosiddetta “Stazione di Posta” per i senza tetto e che verrà realizzato in piazza Leone XIII, angolo via Biagio Bellotti. Qui troverà posto un punto mensa e distribuzione vestiario oltre a mini appartamenti di emergenza per chi ha bisogno di avere una rieducazione e un alloggio stabile (riguarda soprattutto le famiglie). Li potranno stabilire il domicilio i senza tetto per avere il reddito di cittadinanza, per avere i punteggi per alloggi erp e per ottenere assistenza sanitaria.
Altro progetto interessante è quello che riguarda il finanziamento per tre anni di un progetto che mira ad evitare l’allontanamento dei figli dalle famiglie vulnerabili. In questo modo l’assessore ai Servizi Sociali mira a sostenere le famiglie di almeno 10 minori, evitando di dover attivare i ben più onerosi affidi o affidamenti alle case famiglia.
In attesa di finanziamento, invece, gli investimenti per abbattere barriere architettoniche negli alloggi popolari e rendere domotiche le case degli anziani a Busto Arsizio e ritardare l’ingresso in rsa il più possibile.
Poi c’è il progetto “Dimissioni protette” realizzato in collaborazione con Ats e Asst Valle Olona per anziani e fragili che devono lasciare il posto letto in ospedale e proseguire cure al proprio domicilio.
Come detto dall’assessore, grazie a questa modalità di azione, saranno abbattuti 3 milioni di mutui per il comune dei 13 previsti nel progetto per la qualità dell’abitare e sarà possibile gestire per almeno 3 anni i progetti che si vogliono realizzare. Si aggiungono a quelli elencati sopra, i 60 alloggi che verranno realizzati nell’area dell’ex-calzaturificio Borri.
Da metà 2023 i primi cantieri
Nel ringraziare l’assessore Reguzzoni per il lavoro svolto, il sindaco Emanuele Antonelli ha anche comunicato due importanti date: «Contiamo di far partire il primo cantiere legato al Pnrr a gennaio 2024 mentre a metà 2023 prevediamo la partenza dei lavori in piazza Mercato nell’ambito della riqualificazione di tutta l’area attorno alla stazione Fnm».
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