Team building: come rafforzare la coesione aziendale
Team building significa letteralmente “costruzione di un gruppo”
Capace di rendere un gruppo di lavoro alla stregua di una squadra di calcio, dove ciascuno mette in gioco le proprie individualità adottando un approccio collaborativo finalizzato alla vittoria, team building significa letteralmente “costruzione di un gruppo” e sta diventando una pratica sempre più diffusa tra le aziende, perché si sono rese conto che con esso si possono raggiungere risultati migliori in termini di business, aiutando a lavorare insieme nel modo giusto. Diventato negli ultimi anni una sorta di vittima inconsapevole del Covid-19, durante la pandemia la possibilità di fare team building si era praticamente azzerata, anche se magari tante realtà ci hanno provato in videochiamata, servendosi di ingegno e creatività. Nella maggior parte dei casi però non è stato così, specialmente in Italia dove già l’idea del team building in sé rappresenta una recente novità, che molti luoghi di lavoro ancora tradizionalisti stentano ad assimilare. Certo è che anche tra coloro che hanno provato a metterlo in atto online, c’è stata difficoltà a fare presa sui dipendenti. E con il migliorare della situazione non è stato più semplice: nonostante i vantaggi dello smart working flessibile, alternare la presenza in ufficio a quella a casa ha ridotto ancor di più la possibilità di riunirsi tra colleghi. Nonostante tutte le difficoltà organizzative, il team building è essenziale per creare un gruppo di lavoro efficiente, vediamo come nei prossimi paragrafi
Alcune strategie di team building
Esistono diversi approcci al team building, a seconda dello scopo che si vuole raggiungere: per esempio un’azienda potrebbe voler costruire un team affiatato, oppure gestire una situazione di crisi tra i dipendenti. La prima distinzione che viene naturale fare è tra team building outdoor e team building indoor. Nel primo caso vengono realizzate attività praticabili all’aperto per far relazionare tra di loro i colleghi, mettendoli alla prova rispetto alla capacità di saper lavorare in gruppo. Tra questi possono esserci attività di orienteering e cacce al tesoro. Accanto a questa categoria ci sono i team building indoor, svolti in ambienti al chiuso e, perché no, realizzabili anche in ufficio. Ne fanno parte giochi da tavolo, i classici aperitivi e feste, oppure esperienze ludiche come l’escape room, dove il gruppo dovrà in tutti i modi cercare di uscire da una stanza, mettendo in gioco le proprie competenze e conciliandole al contempo con quelle degli altri membri della squadra.
La costruzione di un team può risultare efficace anche tramite lo sport, persino con quelli apparentemente individuali come l’arrampicata, in cui serve massima collaborazione e fiducia tra le parti coinvolte, entrambe caratteristiche facilmente spendibili persino in ambito aziendale.
Si può suddividere il team building anche in formativo, caratterizzato da attività che terminano con la consapevolezza dei partecipanti di aver raggiunto un risultato o di aver cambiato il proprio modo di essere, o team building ludico, funzionale a far vivere ai dipendenti un’esperienza divertente ma capace di scaturire una riflessione e migliorare le dinamiche di gruppo, come avviene in attività quali Go-Kart, corsi di cucina o simili.
Perché il team building fa bene ed è efficace
Il grande pregio del team building è quello di saper coniugare le capacità del singolo con quelle dei colleghi, mettendole in relazione per raggiungere uno scopo comune, cosa che naturalmente consentirà di orchestrare al meglio anche i compiti lavorativi da portare a termine in ufficio. Uno degli intenti del team building è quello di far interagire tra loro differenti reparti, incrementando lo scambio di informazione tra essi tramite attività formative e costruttive, in grado di facilitare la comunicazione tra i membri dell’azienda. Ovviamente per risultare funzionali dovranno essere programmate e ripetute con cadenza periodica, ed essere attinenti a quelle dell’azienda se la volontà è creare un’esperienza edificante. Quando una squadra non è performante o insorgono situazioni di tensione e stress, può accorrere in aiuto il team building. Possono diventare anche strumenti per sviluppare la creatività in ambito di problem solving e trasmettere la mission e i valori aziendali, specialmente per i nuovi arrivati che ancora devono prendere coscienza di essi. A dare una mano sotto questo punto di vista ci possono pensare i gadget aziendali, strumenti ottimali per veicolare la filosofia dell’impresa di cui i dipendenti fanno parte.
Costruire una squadra con i gadget aziendali
Prima, durante, o dopo la fine di un evento, può essere una buona idea offrire ai propri dipendenti gadget personalizzati. Si tratta di oggetti che, nonostante la loro semplicità, possono comunque risultare efficaci e garantire un buon livello di soddisfazione ai lavoratori. L’utilità di questo tipo di merchandising, come quello che si può realizzare sul sito di Gadget48, è di accrescere il senso di appartenenza ad un gruppo, e quale miglior modo per farlo se non apponendo sugli oggetti il marchio aziendale o alcuni slogan che racchiudono la filosofia dell’azienda? Se consegnati al termine di una giornata di team building, i gadget possono rafforzare nei lavoratori il ricordo degli ottimi momenti trascorsi in compagnia dei colleghi, e selezionandone una categoria tascabile o facilmente trasportabile che permetterà di portarli sempre con sé, sarà ancora più facile riportarli alla memoria. Se dati ai propri dipendenti prima dell’inizio del team building, soprattutto quelli a tema ludico, i vari gadget potranno incrementare lo spirito di squadra e possono diventare funzionali anche all’operazione di team building stessa, ricoprendo un ruolo attivo in essa.
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