La seconda convocazione salva il bilancio e la maggioranza di Cassano Magnago
Convocato il consiglio comunale di urgenza, questa volta non è saltato per via del numero legale. Dopo gli attacchi alla minoranza di irresponsabilità, Tagliabue ha risposto alla maggioranza di risolvere "i problemi a casa vostra"
«Voglio rassicurare la cittadinanza che la maggioranza è solida e sta bene, c’è un gruppo che lavora da un mese e non c’è tempo per rilassarsi»: parole rassicuranti, quelle del sindaco di Cassano Magnago Pietro Ottaviani, volte a scacciare i fantasmi del consiglio comunale di ieri sera, giovedì 28 luglio, che è saltato a causa della mancanze del numero legale.
«Abbiamo di fronte un’infinità di problemi da affrontare, tra cui Sieco e il problema del personale e dell’organizzazione di mezzi che devono essere rivisti. La cittadinanza stia serena», ha concluso, dando inizio alla seduta.
Erano ancora assenti i consiglieri di maggioranza che ieri non ha permesso alla coalizione di Ottaviani di raggiungere il numero legale: Roberto Saporiti (è la terza seduta che salta) l’esordiente Santina Ferro e l’alfiere di Fratelli d’Italia Riccardo “Dudi” Franchin.
Tre assenze che pesano, nel senso che la maggioranza, con tre nomi in meno, non era autosufficiente, non è in grado di garantire il numero legale da sola. Immediata l’uscita dall’aula dei consiglieri di minoranza, anzi di tutte le minoranze: si sono alzati i consiglieri del centrosinistra capitanati da Tommaso Police, i forzisti di Osvaldo Coghi, Stefania Passiu di Cassano Futura e i leghisti.
Il consigli non è riescito ad approvare il bilancio consuntivo. Che – già in deroga, per elezioni – deve essere approvato obbligatoriamente entro il 31 luglio, con il risultato che il consiglio è stato riconvocato d’urgenza, questo pomeriggio. Il numero legale è comunque stato raggiunto con cinque consiglieri di maggioranza, il presidente del consiglio e il sindaco (secondo il regolamento alla seconda seduta è sufficiente la presenza di un terzo dei consiglieri di maggioranza).
Alla seconda seduta salta il consiglio comunale di Cassano Magnago, rinviato il bilancio
“Basta giochetti della vecchia politica”
Maurizio Tosatti, presidente del consiglio comunale, tornando a quanto è successo ieri sera, ha invitato tutti alla collaborazione per il bene della città: «Per ben due volte è mancato il numero legale e la seduta è stata inviata a oggi. Era doveroso avere tutti presenti e discutere di un ordine del giorno molto corposo. Questa seconda seduta a numero ridotto è un ulteriore dispendio per i nostri cittadini: serve maggiore dialogo e uno spirito votato al benessere dei cittadini. Ieri sera non si è partiti con il piede giusto».
Molto meno conciliante il tono del consigliere Ivano Favero, della “civica del sindaco”, che ha attaccato l’opposizione: «La minoranza si è resa responsabile di un grave danno ai cittadini di Cassano: avete ostacolato i lavori degli uffici e ritardato l’erogazione dei servizi. Non capisco se il vostro compito sia proporre o ostacolare o distruggere e così facendo non fate il bene dei cittadino. Ieri sera abbiamo dato una cattiva immagine della politica e questa è la causa del distacco dei cittadini dalla politica: ieri avete usato il regolamento che vi ha permesso di uscire dall’aula. Mi auguro che insieme al regolamento usiate il buon senso. Noi siamo aperti al dialogo, vi ricordo che la maggioranza esiste ed è solida. Nessuno di noi vuole perdere tempo: basta giochetti della vecchia politica».
“Risolvete i problemi a casa vostra”
L’attacco da parte di Favero ha spinto Gemma Tagliabue a dare una pronta risposta: «Perché dare a noi la responsabilità di un questione che è solo interna alla minoranza? Per votare dovevate essere nove, spero che non siano vere le parole che si sentono ma si usmano delle strane problematiche. Rispetto alla collaborazione la nostra disponibilità c’è sempre, risolvete i problemi a casa vostra e non scaricate su di noi. Dopodiché noi ci siamo».
Così anche Osvaldo Coghi (Lega): «Il numero legale deve essere garantito dalla maggioranza. Per chiedere la collaborazione bisogna chiederla. Per me non è cambiato niente, il dialogo c’è. Siamo qui tutti per lavorare per i cittadini di Cassano».
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