Non ce la fanno gli azzurri della pallamano contro una Francia monumentale (29-40)
La Francia ha espugnato il pala Giovanni Paolo II di Pescara, sfiancando gli azzurri in un match intensissimo dopo la sconfitta contro la Lettonia di giovedì 13 ottobre; appuntamento per il match contro la Lettonia a marzo 2023
L’aggressività e la convinzione con cui l’Italia della pallamano è scesa in campo a Pescara contro la campionessa del mondo, questo pomeriggio (domenica 16 ottobre), non sono bastate a sconfiggere la monumentale Francia, che ha portato a casa il match per le qualificazioni agli europei del 2024 in Germania vincendo 29-40. (Foto di Isabella Gandolfi)
Nella prima mezz’ora di gioco l’Italia ha cercato di imporsi senza arrendersi fin da subito ai francesi con una difesa schierata sul 5-1 per rallentare gli avversari e con un attacco veloce, guidato da uno spirito battagliero. Ma contro una avversaria del calibro come la Francia ogni calo di tensione o abbassamento della guardia è pericolosissimo: i francesi hanno approfittato degli errori in attacco e delle palle perse insaccando un punto dietro l’altro, acquisendo di un break di 6-0 verso la fine del primo tempo.
La monumentali della squadra d’oltralpe, in questo caso, è venuta fuori dopo l’Italia ed è stata mantenuta per tutta la durata del match.
Nel secondo tempo la Francia ha accelerato e approfittato degli errori degli italiani, che ad un certo punto hanno fatto molta più fatica a superare la difesa francese, mentre in difesa si è smagliata di più, perdendo d’intensità. Dal 40′ l’eccessiva fretta in attacco e l’impulsività hanno fatto collezionare altre ingenuità che sono costate agli azzurri il risultato finale della partita.
Dopo la sconfitta di oggi e di giovedì 13 ottobre contro la Polonia, l’Italia tornerà in campo per il doppio confronto contro la Lettonia, quarta squadra del raggruppamento, a marzo 2023; ma niente è compromesso in ottica passaggio del turno e, anzi, l’Italia riporrà tutte le sue chances nella doppia sfida di marzo contro la Lettonia. In quell’occasione sarà fondamentale blindare il terzo posto, per poi giocarsi tutto nel confronto interno, ad aprile, contro la Polonia.
«Abbiamo giocato una partita in linea rispetto a come l’avevamo preparata, anche se parlare di preparazione in un match contro la Francia può sembrare un po’ presuntoso. Dovevamo fare del nostro meglio dimostrando personalità e mettendo in campo un sistema di gioco che avrebbe potuto aiutarci in certi frangenti. Sapevamo di affrontare una delle squadre più forti al mondo, forse la più forte, per cui devo elogiare tutti i miei giocatori per come hanno dimostrato, attraverso il loro contributo, di essere stati all’altezza. È chiaro: adesso dobbiamo cercare punti. Per farlo sappiamo di dover giocare alla perfezione, soprattutto contro certe avversarie, per cui abbiamo bisogno di lavorare insieme e di allenarci il più possibile. Lo abbiamo visto in Polonia, dove certe situazioni, come la gestione del gioco passivo o l’extra player, hanno influito su una prestazione che a mio avviso era stata eccellente», ha commentato l’IT Riccardo Trillini a gioco concluso.
PRIMO TEMPO
Un ottimo inizio di primo tempo per la nazionale italiana, che si è imposta con orgoglio e senza alcun timore reverenziale contro la campionessa olimpica, al punto che nei primi dieci minuti ha doppiato i cugini d’oltralpe (6-3) grazie al rigore di Umberto Bronzo allo scadere del quarto minuto (2-2), alle due azioni del capitano Andrea Parisini e del portiere Domenico Ebner a porta vuota (4-2) mentre i francesi avevano giocato la carta dell’extra-player.
Dopo il gol di Pablo Marrochi all’8.25′ nella porta difesa dal francese (6-3) Vincent Gerard, gli ospiti hanno recuperato velocemente il gap, raggiungo in pochissimi minuti il pareggio del 7-7. Un avvio del match rapidissimo e a tratti rocambolesco, che non ha risparmiato errori da entrambe le parti e per le quali, proprio per questo, la sfida è stata un testa a testa; tra l’ottavo e il decimo minuto gli azzurri hanno perso due occasioni fondamentali per tenere il distacco dai francesi, che ne hanno immediatamente approfittato per rimettersi in pista: dopo il pareggio dell’8-8 ottenuto al 13′ da Dika Mem, ha risposto per l’Italia capitan Parisini con un tiro caparbio (9-8) e via con questo copione finché la Francia non ha accelerato il ritmo e sfiancato l’Italia.
I padroni di casa hanno buttato via troppi palloni che scottavano e hanno fatto fatica a espugnare l’arcigna difesa transalpina: gli ospiti ne hanno approfittato staccando gli azzurri di ben 6 punti in poco più di 5 minuti (10-16, memorabili le azioni di Valentin Porte, il pallonetto di Timothey N’guessan, Mem e la doppietta dell’infallibile pivot Nikola Karabatic), un tempo “di magra” che per l’Italia è sembrato infinito visto che non riusciva a segnare. Il time-out di coach Riccardo Trillini allo scoccare del 20′ non è servito a riportare il match dalla sua.
Verso la fine l’Italia ha rialzato la testa, decisa a ricucire una distanza che sembrava sempre più abissale: a dare il via alle danze il terzino Davide Bolzamini al 22′ (11-16), ma subito dopo l’Italia ha dovuto scontare due minuti senza Endrit Iballi per un fallo su Porte. Ai gol di Parisini dell’ala Leo Prantner al 28′ (13-17), hanno risposto Hugo Descat e Melvyn Richardson allo scadere del 30′.
Il primo tempo si è concluso 13-19 per i francesi.
SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo l’Italia ha cercato di tenere, per lo meno all’inizio, l’intensità e una guardia alta in difesa, spingendo gli attaccanti francesi chiudendo loro l’angolo di tiro. Ma non è andata come sperato: la Francia al 35′ ha allargato ancora il gap, portandosi a +8 (16-24), con le azioni firmate da Dylan Nahi, Nicolas Tournat e Dika Mem.
Fondamentali il gol in elevazione di Parisini e Pablo Marrochi per non far crollare i compagni a tredici minuti dal fischio finale, ma ci ha pensato Yanis Lenne a mettere i bastoni tra le ruote agli azzurri prima con un gol a porta vuota al 38′ e poi quello dopo aver rubato la palla a Marrochi (17-26). Al 41′ il meraviglioso primo gol della partita dell’amaranto Giacomo Savini sulla linea dei sei metri, su assist del diciassettenne Tommaso De Angelis (19-27), che ha mostrato concretamente a tutto il palazzetto che l’Italia era ancora in partita, decisa a farcela; dopo di lui, ci ha pensato De Angelis con la sua doppietta tenere alto il morale azzurro, con due velocissimi contropiedi dopo aver soffiato palla all’attacco francese (21-28).
Dal 43′ ancora una volta, come nel primo tempo, l’Italia ha attraversato degli infiniti minuti di siccità da gol, in cui la Francia ha fatto il bello e il cattivo tempo contro una squadra ormai sfibrata e si sono portati a +10 (23-33) grazie all’azione di Tournat al 49′. Allo scadere del 44′ minuto di gioco Savini ha evitato l’ennesimo gol a porta vuota intercettando il pallone con un tuffo; al 50′ ha ricambiato “il favore” effettuando questa volta egli stesso un gol a porta vuota (24-33), una frustata piena di lucidità e caparbietà.
Negli ultimi dieci minuti gli italiani hanno provato a recuperare, ma il tempo ormai scorreva inesorabile. La partita si è conclusa 29-40 per la Francia.
TABELLINO ITALIA-FRANCIA 29-40 (13-19)
ITALIA: Domenico Ebner (1), Andrea Colleluori, Pablo Marrochi (2), Marco Mengon (4), Simone Mengon, Giacomo Savini (3), Andrea Parisini (7), Tommaso De Angelis (2), Umberto Bronzo (5), Leo Prantner, Davide Bulzamini (3), Nicolò D’Antino (1) Axel Oppedisano (1) e Filippo Angiolini
FRANCIA: Vincent Gerard, Remi Desbonnet, Yanis Lenne (3), Nedim Remili (5), Melvyn Richardson (2), Dika Mem (4), Nicolas Tournat (7), Nikola Karabatic (2), Timothey N’Guessan (6), Luka Karabatic, Valentin Porte (4), Fabregas Ludovic (1), Hugo Descat (2), Dylan Nahi (2) e Thibaud Briet (2)
1 tempo: 13-19
2 tempo: 29-40
Arbitri: P. Fukala e R. Mohyla
Ammonizioni: 2 ‘ a Endrit Iballi (24.25′) – Valentin Porte (02.33′) e 2′ a Melvyn Richardson al 52.13′ e Dylan Nahi al 50.08’
I GIRONI PER LA QUALIFICAZIONE
La classifica aggiornata del Gruppo 8: Francia (4), Polonia (4), ITALIA 0, Lettonia 0
FORMULA. Il meccanismo di qualificazione non ha subito variazioni. Vanno agli EHF EURO 2024 un totale di 24 squadre. Sono già sicure di esserci la Germania in qualità di nazione ospitante e poi Svezia, Spagna e Danimarca, le tre formazioni salite sul podio nell’edizione 2022 di Ungheria e Polonia.
I 20 posti rimanenti saranno assegnati alle prime due di ciascun raggruppamento nelle qualificazioni, oltre che alle quattro migliori terze sempre nell’ambito degli otto gironi. Nota a margine: la classifica delle terze tiene conto dei soli risultati ottenuti contro prima e seconda del proprio gruppo.
(Articolo in aggiornamento)
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