Dal Klezmer al jazz, la musica che i nazisti odiano
Allo spazio “Le radici e le ali” di Cuggiono un concerto che ripercorre e omaggia la musica dei popoli che nazismo e fascismo hanno cercato di distruggere
Era considerata «musica degenerata». Oppure semplicemente musica che riguardava solo popoli inferiori.
Per questo nazisti e fascisti odiavano – o forse odiano ancora oggi – la musica klezmer e yiddish, che caratterizzava le comunità ebraiche orientali, o il jazz, la «musica dei negri» che il fascismo cercò di arginare (nonostante un buon successo nelle città) e che veniva associato agli istinti primordiali di una popolazione inferiore e incivile.
Perseguitata e negata, quasi ad anticipare il razzismo che si faceva strage, questa forma d’arte divenne anche strumento di resistenza, di sopravvivenza di fronte all’orrore: “La musica nei ghetti e nei lager” è il titolo dell’incontro-concerto che sarà in scena a Cuggiono per il Giorno della Memoria, allo spazio “Le radici e le ali”.
Il duo costituito da Virginia Sutera (violino) ed Eugenia Canale (pianoforte) proporrà un percorso musicale molto vario, che offre l’opportunità di raccontare diversi aspetti di quella che fu la persecuzione dei musicisti durante il secondo conflitto mondiale.
Dai brani tradizionali klezmer e yiddish a quelli di origine rom e sinti, voce di un popolo che fu vittima dello sterminio del Porrajmos; non mancano anche brani di compositori accademici che furono perseguitati dal regime, molti dei quali andarono avanti a scrivere musica anche nei campi di concentramento.
Un altro capitolo che il concerto vuole includere è quello dei musicisti di jazz, genere proibito dal nazifascismo in quanto ritenuta “musica degenerata”, ma che fu importante veicolo politico in particolare nell’Italia di Mussolini.
Durante il concerto viene raccontata la storia racchiusa in ognuno di questi brani e quella di chi li suonò e li compose nel periodo più buio della storia del XX secolo.
Appuntamento il 27 gennaio, alle ore 21, allo spazio Le radici e le ali, via San Rocco 48, Cuggiono.
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