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Pagelle Pro Patria: Poche sufficienze, i subentrati Perotti e Chakir portano idee, Stanzani le spreca

I voti dei tigrotti sconfitti 2 a 0 a Verona. La Pro Patria si affida ai singoli e soffre molto il campo del Gavagnin Nocini. I cambi danno solo l'illusione di poter riaccendere una partita decisa già al 26'

Pro Patria - Trento 2 a 1 (16.10.22)

DEL FAVERO 5: Un grande gesto tecnico in tuffo, reso vano dalla ribattuta sotto-porta di Casarotto, e un errore da matita blu, in complicità con Gomez che fa di tutto per mettere i bastoni fra le ruote, anzi tra i guantoni, del portiere. La media non restituisce la sufficienza.

MOLINARI 5: Il cartellino giallo rimediato al 24′ non solo dà al via alle pietra tombale della partita (la punizione che porterà al gol del 2 a 0) ma gli costa pure la squalifica in vista della gara dello Speroni contro la Pro Sesto. Il bicchiere è da vedere ampiamente mezzo vuoto nonostante diversi 1 vs 1 respinti.

SAPORETTI 5+: Ci mette la faccia a fine partita e di questo gli va dato credito. Da segnalare, inoltre, una buona chiusura su Gomez poco prima dell’1 a 0. Per il resto poco, anche in fase di impostazione, in particolare nel primo tempo, quando è lui a smistare senza particolare efficacia i palloni sul piccolo campo di Verona. Inutile il tentativo in extremis di salvare il pallone sulla linea in occasione del 2 a 0. Cartellino giallo anche per lui.

BOFFELLI 5: Si fa sorprendere in occasione del colpo di testa di Gomez che porterà al tap-in di Casarotto. Nella ripresa prova a spronare i suoi compagni con palloni in verticale per Chakir, Castelli, Pitou e Stanzani o chiunque possa accedere la luce. Pur con tutte le buone intenzioni e un atteggiamento corretto, i risultati fanno comunque fatica a vedersi.

VAGHI 4,5: Quasi mai propositivo oltre la linea di centrocampo. Sbaglia la lettura sulla punizione del 2 a 0, lasciando Danti libero di alzare il velenoso campanile letto in ritardo da Del Favero. Sostituito all’intervallo su un campo dove lo scorso anno era risultato tra i migliori con un assist da quarter back.

dal 46′ STANZANI 5: Un attaccante al posto di un difensore per giocare da esterno sulla corsia di destra. In realtà Stanzani si posizionerà poi da mezzala riuscendo a incidere più di Piran negli half-spaces. Pesa come un macigno l’errore dal dischetto che avrebbe in qualche modo potuto riaprire la partita. Dopo aver chiuso in grandezza il 2022 il numero 7 ha iniziato l’anno nuovo con più di qualche difficoltà nel trovare la porta. In passato la scorpacciata di gol è già stata preludio di giornate molto positive.

Secondo passo falso consecutivo per la Pro Patria: la Virtus Verona domina dal primo minuto

NICCO 5,5: Fatta esclusione del rigore sbagliato, è lui il giocatore che va più vicino al gol con un tiro di controbalzo indirizzato sul secondo palo deviato col tacco fuori da Piu. In fase di rifinitura si pesta i piedi con un Pitou più determinato.

dal 64′ CASTELLI 5,5: Al rientro dall’infortunio anche lui viene buttato nella mischia nel forcing dell’ultimo terzo di gara. Prova a procurarsi un rigore appena entrato con un taglio verso il centro dell’area e poco altro. Chakir guarda e replica, con più successo. Anche se dagli undici metri Stanzani sprecherà l’occasione.

BERTONI 5+: Male nel primo tempo, quando viene messo alle strette da pressing e marcatura a uomo della Virtusvecomp. L’ammonizione nasce infatti da una sua indecisione in mediana durante una fase di possesso, ritrovandosi costretto a un intervento sporco per evitare un contropiede pericoloso. Decisamente meglio nella ripresa quando ritorna a dettare i tempi della partita, anche se va detto che la libertà concessa dai padroni di casa fa parte del piano partita di chi è forte di un duplice vantaggio.

PIRAN 5: Ritorna titolare a distanza di quasi due mesi in una partita non dall’alto coefficiente di difficoltà tecnica ma che richiede una cattiveria che il giovane bustocco non riesce a mettere in mostra. Una gara sì ordinata …  anche fin troppo timida. Servono maggior intraprendenza e conduzione della palla per poter lasciare il segno. Vargas lo sostituisce all’intervallo per cercare di smuovere le acque, torbide.

dal 46′ PEROTTI 6: Si vede che non gli piace perdere, perché quando subentra in situazioni di svantaggio una scossa riesce sempre a darla. Dai suoi piedi il traversone basso in area per Chakir, valida a tutti gli effetti un calcio di rigore.

NDRECKA 5,5: Fa quel che può, da solo. Il turbo nelle gambe non basta, a maggior ragione su un campo stretto e corto come quello del Gavagnin-Nocini.

Calcio, Serie C: Virtus Verona – Pro Patria in diretta

PITOU 6: Prova ad accendere la luce di una spenta Pro Patria uscendo fuori dall’area per disegnare la trama del fatidico ultimo passaggio. Strozza una conclusione rasoterra e scodella qualche pallone in area. A conti fatti anche lui è poco efficace, ma per lo meno ha un piglio diverso dal resto della squadra. L’ammonizione poco prima della sostituzione è figlia della frustrazione di chi vuole essere l’ultimo ad alzare bandiera bianca.

dal 83′ GAVIOLI 5,5: Nei dieci minuti a sua disposizione agisce come controfigura di Nicco, solo con un numero e un cognome diverso sulla maglia bianco-blu.

PIU 5,5: Volenteroso, anche troppo. La determinazione nel provare a cambiare le sorti di un match già indirizzato a metà primo tempo tuttavia lo porta a commettere una lunga serie di falli in attacco, a volte fischiati anche su situazioni di difficile lettura. Si sa, palla contesa, palla alla difesa. In tutto e per tutto, un buon colpo di testa nel primo tempo e la già citata deviazione di tacco che, di puro istinto, a momenti beffa Giacomel.

dal 62′ CHAKIR 6+: Il migliore della Pro Patria. Messi da parte gli acciacchi fisici con cui la prima punta ha terminato il 2022, l’ex Renate torna a far vedere le sue qualità dentro l’area di rigore, facendo valere tutto il suo importante fisico. Ancora zero i gol realizzati in questa stagione, forse avrebbe potuto calciare lui il rigore procuratosi a poco più di 10′ dalla fine.

VARGAS 5: Senza i suoi leader tecnici Lombardoni e Vezzoni e l’equilibratore Ferri la sua squadra è spenta e scialba per lunghi tratti della partita. In una gara importante osa troppo nella formazione, trovandosi obbligato a stravolgere quasi tutto già (4/5 cambi) già al 65′. Troppo tardi per ribaltarla.

Vargas riconosce la sconfitta: “Troppe responsabilità nostre sui gol subiti. È mancato l’ultimo passaggio”

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 27 Febbraio 2023
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