Operare con profitto sui mercati finanziari, mantenendo una costanza nei risultati, è di per sé un esercizio abbastanza complesso, per questo motivo la sola ipotesi di portare avanti un’attività del genere, senza attenersi a delle regole ben codificate, individua il primo passo verso l’insuccesso. Difatti investire di pancia, come direbbe qualcuno, può dare esiti positivi per un periodo di tempo limitato, ma alla lunga il raggiungimento di una certa resilienza richiede la definizione di una robusta strategia operativa; questa considerazione vale a maggior ragione in momenti storici, come quello attuale, pregni di incertezza.

Naturalmente, per riuscire a costruire un personale modus operandi, è necessario acquisire competenze e abilità attraverso appositi percorsi. D’altro canto, non si può non evidenziare come oggigiorno l’offerta di risorse didattiche dia il via ad una formazione finanziaria sempre più accessibile e costituita da materiale open source di qualità.

L’importanza di una corretta strategia di investimento

Una strategia operativa identifica un insieme di regole in base alle quali un investitore stabilisce le modalità di apertura di un trade su un determinato asset -prezzo di acquisto, prezzo di vendita, direzione del trade- e la gestione della posizione, difatti anche il money management rappresenta una metodologia per mantenere un adeguato controllo del rischio; ma una strategia di investimento è utile anche nel ribilanciare una asset allocation statica, seguendo un criterio di diversificazione.

È chiaro che la definizione di un metodo, per investire sui mercati finanziari, presuppone l’uso di una tipologia di analisi: fra gli operatori, vi è chi si serve dell’analisi tecnica -o grafica in tutte le sue sfaccettature- e chi fa affidamento a valutazioni di carattere fondamentale.

Le informazioni che si possono ricavare dall’osservazione del grafico di un asset sono molteplici: non a caso alcuni trader guardano la price action -la semplice formazione dei prezzi-, altri utilizzano indicatori e oscillatori e altri ancora tengono conto della configurazione delle candele giapponesi. Nell’analisi fondamentale, invece, si valuta la solidità del quadro macroeconomico -stimandone le prospettive future- e dei numeri delle quotate in borsa, facendo particolare attenzione al rilascio di notizie in grado i condizionare i corsi di specifiche asset class.

Analisi tecnica e fondamentale con i tool dei broker online

Le piattaforme di negoziazione offerte dai broker online presentano delle caratteristiche che ben si sposano con l’esecuzione di tutte le strategie di investimento. Gli utenti, infatti, sui tool hanno a disposizione il calendario economico, per controllare i dati macro in uscita, e un feed per le notizie, per rimanere costantemente aggiornati. Attraverso l’interfaccia grafica, invece, sono utilizzabili gli indicatori e gli oscillatori tecnici e sulle piattaforme più sofisticate possono essere compilati persino indicatori proprietari. L’aspetto più interessante dei broker è rappresentato dalla possibilità di utilizzare tutta la strumentazione a titolo gratuito e dall’opportunità di attivare un rapporto con piccole somme di denaro.

Per iniziare ad investire in borsa utilizzando questo genere di tool, è sufficiente dotarsi di un personal computer -o di un device mobile- connesso ad internet ed effettuare la sottoscrizione di un trading account. La procedura è abbastanza snella ed è eseguibile interamente via web: mediante un apposito form è possibile registrare i dati personali e trasmettere i documenti identificativi, essenziali per il rilascio delle credenziali con cui accedere all’area personale.

Strategia di trading con le medie mobili

L’indicatore tecnico più utilizzato da chi investe in borsa è di sicuro la media mobile: una media aritmetica degli ultimi n valori -il parametro che ne identifica la lunghezza- di chiusura dell’asset su cui viene effettuato il calcolo.

Adoperando la moving average, si hanno informazioni sulla direzione del trend e sulla sua intensità -data dalla pendenza-, inoltre plottando due differenti medie -un lenta e una veloce- si possono sfruttare gli incroci per individuare i punti di ingresso su un sottostante.