Sul campo dei Blue Storms Busto Arsizio per scoprire il football americano
La quarta puntata della rubrica sugli sport minori ci porta all'oratorio San Luigi di Marnate dove si allenano i Blue Storms (prima squadra e under 13) e le Daemons: "Qui abbiamo trovato la nostra America"
La quarta puntata della rubrica “Figli di uno sport minore”, dedicata alle società sportive di Busto Arsizio nell’anno in cui si fregia del titolo di Città Europea dello sport, parliamo di football americano e in particolare dei Blue Storms. Una tradizione che in provincia di Varese vanta una tradizione che ha quasi 50 anni. I primi furono i Frogs che oggi hanno sede a Legnano e militano nel campionato di Prima Divisione.
I Blue Storms compiono vent’anni e vogliono regalarsi la promozione
Siamo andati a trovare i Blue Storms, una società che quest’anno compie 20 anni (a novembre ci saranno i festeggiamenti) e che può vantare una squadra under 13, una formazione femminile di flag football e una prima squadra che quest’anno si gioca i play off della terza divisione nazionale (Cif 9) con l’obiettivo di risalire in seconda. Proprio questa sera si giocheranno una fetta importante della stagione e del futuro sul campo di via Cardinal Ferrari a Busto Arsizio contro i Leoni di Basiliano (squadra della provincia di Udine).
Si allenano a Marnate
Si allenano al campo dell’oratorio San Luigi di Marnate, Fabio Parma è il presidente e ci accoglie insieme a Simone Colombo, giocatore, allenatore delle giovanili e direttore sportivo: «Siamo nati nel 2003 col presidente Salmini e piano piano siamo cresciuti fino a diventare adulti. Un bel percorso che ci ha visto girovagare per vari campi fino a Marnate dove abbiamo trovato la nostra situazione ottimale» – racconta Parma. Attualmente militano nel campionato Cif 9, la terza serie del football americano divisa in cinque gironi (tre al nord e due al sud) e, come detto, questa sera saranno impegnati sul campo di Borsano con l’obiettivo di superare il turno e andare a scontrarsi contro i più forti, Brescia.
La ricostruzione del settore femminile e di quello giovanile
Ma la società sta cercando di costruire il settore femminile e quello giovanile: «Si sta ricostruendo la flag football versione light che fanno anche le ragazze e gli under 13 (misti maschi e femmine). Attualmente abbiamo tra i 60 e i 70 tesserati in tutto» – racconta Simone Colombo che poi invita i ragazzi a iscriversi e provare: «Per iscriversi va bene tutto l’anno ma a settembre è il momento migliore».
A sinistra Fabio Parma e a destra Simone ColomboLe Daemons esistono dal 2010
Girando per il campo ci avviciniamo alle ragazze allenate da Marco Montani allenatore ragazze. La squadra femminile ha come nickname Tempeste. Giocano insieme alle Deamons di Cernusco sul Naviglio e il prossimo weekend saranno impegnate in un importante torneo a Grosseto con 16 squadre. La squadra femminile esiste dal 2010.
Il presente e il futuro dei Blue Storms
Lorenzo Colombo e Andrea Fimiani, invece, sono due quarter back e il primo allena il secondo: «Colombo gioca in Prima Divisione coi Guelfi Firenze dopo aver esordito con noi da giovane. È uno dei migliori nel suo ruolo in Italia» – racconta orgoglioso il presidente. Un talento sbocciato sui difficili campi di Busto e che non ha dimenticato le proprie origini continuando ad impegnarsi per la sua squadra come allenatore di Andrea, ad oggi il migliore nel suo ruolo in terza divisione.
Otto allenatori ma ne bastano anche meno
La squadra di allenatori del football americano è composta da 8 coach ma nelle squadre più piccole un allenatore può ricoprire più ruoli e così incontriamo Carlo Palazzolo e Ottavio Mengo, due brianzoli che vengono da svariate esperienze in giro per il nord Italia. Carlo ha giocato nei Rhinos Milano, Ottavio è passato dai Faraones, dai Falcons e dai Black Knights di Rho. Il capo allenatore, invece, è Marco Ferrari che ha giocato otto anni in prima squadra e per il terzo anno guida lo staff dei Blue Storms.
Mac Gyver e la coppia che fa girare tutto
Una società non è fatta solo da allenatori e giocatori ma anche da figure che sono fondamentali perchè tutto funzioni bene. Così incontriamo Enrico che è soprannominato Mac Gyver, come il famoso personaggio della serie tv degli anni ’80 capace di trovare una soluzione ad ogni problema mentre Claudia e Walter si occupano della parte amministrativa e dei rapporti con la federazione.
L’amicizia anche fuori dal campo
Un gruppo affiatato di persone che si conoscono da tanti anni e che condividono una vera passione per questo sport di nicchia in Italia ma ricchissimo negli Stati Uniti dove è più importante anche del basket, basti pensare ai numeri che genera il superbowl, la finalissima che ogni anno viene trasmessa in mondovisione e che genera introiti da centinaia di milioni di euro: «Questa non è l’America ma è la nostra America – conclude Fabio Parma – perchè siamo tutti amici anche fuori dal campo, ci ritroviamo per una grigliata o una bicchierata insieme. Una comunità di persone che si diverte e che punta a fare sempre meglio».
Non resta che fare un in bocca al lupo ai ragazzi che stasera si giocheranno una fetta di futuro sul campo di via Cardinal Ferrari a Busto Arsizio.
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