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La prima prova al Crespi di Busto Arsizio fila via liscia: “Le tracce non ci hanno sconvolto”

Primo scoglio superato per migliaia di studenti nella città più popolosa della provincia. Betty, Camilla e Beatrice ci hanno raccontato come è andata

maturità 2023 liceo crespi busto arsizio

Stringono i loro vocabolari al petto mentre escono dal liceo Crespi di Busto Arsizio, dopo aver consegnato i fogli protocollo sui quali hanno completato la prima prova scritta di questa maturità 2023. È iniziata stamattina, martedì, la piccola Odissea che li accompagnerà fino al giorno in cui potranno leggere sui quadri della loro scuola se sono stati promossi o bocciati.

Abbiamo incontrato alcune studentesse del linguistico dello storico liceo bustocco che ha sfornato tanti nomi importanti della vita pubblica cittadina, tre amiche, tre tracce diverse. Ci raccontano di un anno di scuola positivo durante il quale hanno avvertito il cambiamento nelle loro vite, quella maturità che non è più parola astratta ma qualcosa di concreto che emerge in tanti aspetti della vita quotidiana: «Dobbiamo anche ringraziare i nostri professori che ci hanno fatto apprezzare anche materie che prima non amavamo. Il loro ruolo in questo è fondamentale» – raccontano tutte e tre.

Betty, capelli rossi e grandi occhiali, parla a raffica come a voler decomprimere l’emozione e la tensione del momento: «Ho scelto la traccia sull’attesa ai tempi di whatsapp: sono andata per esclusione, ho evitato quelle dove mi sentivo meno preparata. In generale non mi sono piaciute molto, preferivo quelle classiche sugli autori perchè, come dico spesso, sono quello che studio. Ho cercato di utilizzare le mie conoscenze in ambito filosofico e letterario per analizzare la mia generazione e la continua ricerca del successo immediato da parte dei giovani, con tutti i problemi che comporta anche dal punto di vista della salute mentale». All’università vorrebbe fare psicologia ma non è ancora sicura.

Camilla, lunghi capelli corvini e un sorriso disarmante, ha scelto, invece, la traccia su Piero Angela: «Ho trovato le tracce non difficili e non banali. Ho scelto quella di analisi di un testo di Piero Angela dove ho potuto mettermi alla prova con la comprensione di un testo, argomentando». Racconta di essersi trovata a suo agio con la commissione anche se la presidente le ha messo un po’ di soggezione.

Infine arriva Beatrice, la tensione è ancora scritta sul volto ma quando si siede sulla panchina sotto la chiesa di San Giovanni si lascia andare: «Ho scelto la traccia su Moravia e “Gli indifferenti”. È’ un autore che ho letto e che mi era piaciuto. Era nelle mie corde e sono andata sul sicuro. Credo sia andata bene». Siamo solo all’inizio.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 21 Giugno 2023
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