Incentivi per il personale sanitario lombardo nelle aree di confine: la proposta di Italia Viva
Questa la proposta di Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva, contenuta in una interrogazione presentata all'Assessore Guido Bertolaso
“Regione Lombardia apra al più presto un confronto con le rappresentanze di infermieri e medici riguardo l’utilizzo delle risorse previste dal nuovo accordo fiscale italo-svizzero per realizzare misure che incentivino i sanitari a rimanere a lavorare nelle aree di confine”, questa la proposta di Giuseppe Licata, consigliere regionale di Italia Viva, contenuta in una interrogazione presentata all’Assessore Guido Bertolaso.
“Sempre più infermieri e medici lombardi – spiega Licata – scelgono di andare a lavorare in Svizzera, dove gli stipendi valgono fino a tre volte più di quelli italiani. Un fenomeno noto da anni, che non è stato mai realmente affrontato da Regione Lombardia e che ora sta contribuendo a determinare i noti disservizi del sistema sanitario lombardo, oltre che condizioni di lavoro molto difficili per il personale che rimane a lavorare nelle strutture lombarde. Per questo è urgente che la Regione realizzi misure che possano incentivare i sanitari a scegliere di lavorare nelle aree di confine della Lombardia. Non mi riferisco soltanto ad incrementi salariali, ma anche a possibili misure di welfare, come ad esempio agevolazioni sugli alloggi o di sostegno alla famiglia. Incentivi che, questa è la novità, potranno essere finanziate anche con le risorse che deriveranno dal nuovo accordo fiscale italo – svizzero, che prevede la progressiva alimentazione di un fondo per il «finanziamento di progetti di sviluppo economico e sociale dei territori dei comuni di frontiera».
Affinché accada serve l’impegno immediato della Regione, che dovrà portare ai tavoli ministeriali proposte concrete e sostenibili, concordate con le categorie professionali interessate. Da queste considerazioni nasce la mia interrogazione a Bertolaso a cui ho chiesto con una interrogazione a risposta scritta cosa di preciso intenda fare per arginare la fuga del personale sanitario verso la Svizzera e se intenda realizzare degli incentivi per infermieri e medici che lavorano in Lombardia nei comuni di frontiera, anche utilizzando le risorse messe a disposizione dal nuovo accordo fiscale. Su questo tipo di progettualità il gruppo Azione – Italia Viva è pronto a collaborare”, conclude.
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