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Dopo le mosse di Giorgetti su Malpensa, il Movimento 5 Stelle chiama in causa il ministro dell’Ambiente

La senatrice Elena Sironi incalza il Ministero dell'Ambiente, sull'ipotesi di un Dpcm che aggiri e superi il parere negativo sull'espansione di Malpensa su aree di brughiera. "Annienterebbe un ambiente ricco di biodiversità"

senato

Come si muoverà il ministro Giancarlo Giorgetti sull’ipotesi di espansione dell’aeroporto di Malpensa? Se ne parla da un paio di settimane, dopo che la commissione Valutazione d’Impatto Ambientale (del ministero dell’Ambiente) ha approvato il masterplan 2035 stoppando però l’ampliamento della cargo city su aree oggi esterne alle reti aeroportuali.

Se da un lato il mondo economico appoggia l’azione di Giorgetti, su un altro fronte c’è chi è preoccupato: «Il Dpcm paventato da Giorgetti vorrebbe sancire l’importanza strategica per Malpensa avvallando l’espansone del sedime aeroportuale, così da incorporare e distruggere i 44 ettari di brughiera» attacca la senatrice milanese del M5s Elena Sironi, che ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Ambiente, per comprendere se ritenga condivisibili le considerazioni espresse dal Ministro dell’economia e delle Finanze Giorgetti e quali azioni ritenga utili intraprendere per salvaguardare e preservare la brughiera di Malpensa. «Il fatto che Giorgetti voglia provare a ribaltare quanto il ministro dell’Ambiente e la commissione VIA hanno decretato è la prova che questa maggioranza navighi nel caos più totale».

La senatrice del M5s ha evidenziato come la brughiera sia un habitat ricco di biodiversità, con centinaia di specie autoctone, alcune delle quali a rischio estinzione. «L’espansione della Cargo City al di fuori dell’aeroporto – sintetizza – annienterebbe questo ambiente ricco di biodiversità. Per questo motivo la prescrizione del ministro dell’Ambiente e della commissione VIA sono importanti e vanno rispettate: la brughiera è un bene prezioso, ricco di diverse funzioni ecosistemiche, tra cui quella importante di assorbire la Co2. Visto che la Lombardia, regione tra le più inquinate d’Europa, soffoca nell’anidride carbonica che fatica a smaltire, la tutela della brughiera è a maggior ragione fondamentale”.

«L’unico approccio pragmatico costruttivo che ho sentito è stato il parere del referente agenti merci aeree, il quale ha suggerito una razionalizzazione degli spazi già esistenti, assieme ad un incremento della digitalizzazione, tra l’altro già in corso in sinergia con SEA.
Conclude Sironi: «Così come ha anche evidenziato l’Unicomal, l’unione dei comitati intorno a Malpensa, il traffico merci a Malpensa sta registrando una diminuzione (-14,5% nell’ultimo trimestre, dati Assaeroporti ndr). L’espansione dell’area cargo risulterebbe a maggior ragione dannosa, non sostenibile né necessaria».

Di certo sul destino di Malpensa, al di là della valutazione della Commissione VIA, si sta giocando una partita politica importante, con il pressing da parte del mondo economico che considera centrale l’espansione dello scalo, come unico modo per rispondere alle esigenze operative dello scalo.

Pubblicato il 07 Luglio 2023
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