Il temporale sul tradatese causato dalla “nube a mensola”
A vederla fa davvero paura, si intuisce al primo colpo che porterà acqua in abbondanza: si chiama “Shelf cloud”, il fenomeno che ha causato la tempesta di mercoledì 12 luglio
A vederla fa davvero paura, si intuisce al primo colpo che porterà acqua in abbondanza: è la cosiddetta “Shelf cloud”, nota in italiano anche come “nube a mensola”.
Sono le nubi che anticipano fenomeni temporaleschi molto violenti, come quelli che si sono abbattuti sulla nostra provincia oggi, mercoledì 12 luglio. A spiegare che si tratta di “nubi a mensola” è il meteorologo Marcello Mazzoleni che dice: “È un fenomeno tipico della stagione estiva. Tra l’altro era stato annunciato con largo anticipo nei giorni scorsi”.
Ma cos’è la Shelf cloud che vediamo bene nelle foto e nel video inviate dalla nostra lettrice Mara Ravazzoni?
La shelf cloud, chiamata anche cloud shelf o arcus cloud, è una formazione nuvolosa associata a una linea di temporali o rovesci. Si forma prima di un temporale e può estendersi per decine o centinaia di chilometri. A differenza delle nuvole cumulonembi, le shelf cloud sono nuvole di bassa altitudine, generalmente tra i 200 e i 1.500 metri dal suolo.
Una delle caratteristiche più distintive della shelf cloud è la sua forma a “mensola” o “ripiano” che si estende orizzontalmente lungo l’orizzonte. Questa formazione è creata dalla massa d’aria fredda e instabile che scorre sotto la nuvola, spingendo l’aria calda verso l’alto. La shelf cloud può apparire come una parete bassa e densa di nubi scure, spesso con un bordo inferiore a forma di rullo e può offrire uno spettacolo mozzafiato per gli osservatori del cielo. La combinazione di colori e forme, con la luce del sole filtrata attraverso la nuvola e le varie tonalità di grigio, crea un’atmosfera unica.
La forma massiccia e imponente della shelf cloud dà l’impressione che una tempesta imminente stia avvolgendo l’orizzonte e spesso sono associate a temporali violenti, fulmini, forti venti e piogge intense.
“Le temperature hanno subito un brusco abbassamento – conclude Mazzoleni – Alle 12.30 la stazione di Luvinate registrava 23 gradi: sei gradi sotto le medie stagionali”.
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