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Nuovo presidio a Gallarate contro il progetto di nuovo ospedale unico. Cosa chiedono i malati

Sabato 22 alle 10 appuntamento in largo Camussi con Acli e Comitato per il diritto alla salute del Varesotto. Le associazioni di malati e disabili ripresentano i loro 5 punti

Oltre 2000 persone alla manifestazione per l’ospedale di Gallarate

Nuova manifestazione indetta per il 22 luglio a Gallarate (largo Camussi, ore 10) contro il progetto del nuovo ospedale unico portato avanti da Regione Lombardia e dai comuni di Gallarate e Busto Arsizio.

Alla chiamata del Circolo ACLI di Gallarate e del Comitato per il diritto alla salute del varesotto, hanno risposto anche le Associazioni di malati, di persone disabili, di Volontariato sociosanitario e di inclusione sociale (AsPI, Varese Alzheimer, AACSSM , Piùdi 21, UILDM Varese, AISM Varese, AISLA Varese, AUSER Gallarate, Società Coop. Sociale Il Seme Cardano) promotrici dell’evento dell’ 8 giugno a Gallarate (che ha visto la partecipazione di oltre 2000 persone).

Tutte insieme ribadiscono ai referenti istituzionali regionali e locali i 5 punti sui quali sono in attesa di riscontro, e ripropongono i seguenti interventi essenziali alla tutela della salute della nostra comunità e in particolare dei più fragili:

Funzionamento degli ospedali di Gallarate, Somma L.do, Busto A., Saronno

Garanzia del funzionamento dei servizi dei presidi ospedalieri con integrazione operativa di tutti i servizi oggi necessari alla popolazione (e essenziali per il funzionamento di un ospedale nuovo). Salvaguardia e valorizzazione delle risorse umane che con le loro competenze tecniche e organizzative sono il patrimonio per il funzionamento di ogni struttura presente e futura.

Funzionamento dei servizi territoriali di prossimità

Attivazione operativa di Case e Ospedali di comunità e integrazione con tutte le risorse territoriali in particolare per la gestione delle cronicità e disabilità (condizione essenziale del funzionamento degli ospedali per acuti)

Progetto “Ospedale nuovo”

Verifica / attivazione operativa entro il 2030 di un nuovo ospedale per acuti (attrezzato a gestire anche con percorsi dedicati, le riacutizzazioni di cronicità complesse di ogni età)

Riprogettazione degli ospedali attuali

Attivazione nelle attuali strutture ospedaliere di interventi di cura per disabili, fragili, cronici, di competenza ospedaliera (modello DAMA, ambulatoriali/MAC, day hospital, hospice) non gestibili presso Case o Ospedali di comunità e inappropriati/disfunzionali in strutture dedicate all’emergenza/acuzie. Ci piace credere che nella riprogettazione delle aree dei vecchi ospedali, la nostra comunità (come già avvenuto nel passato) scelga di custodire nel cuore della città spazi a vocazione di tutela sociale / sanitaria ed educativa delle fragilità.

Pubblicato il 20 Luglio 2023
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