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Decine di volontari mobilitati nel Gallaratese, il maltempo non dà tregua

Anche nella notte di lunedì motoseghe e pompe in azione tra paesi, quartieri, strade di collegamento, sottopassi. Alcune località, come Samarate e Oggiona, sono state colpite in modo significativo da tutte e tre le ondate di pioggia e vento

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«Non ho mai lavorato così tanto con la motosega» dice un volontario di Protezione Civile, dopo la notte a tagliare piante.
Come altre aree, anche quella del Gallaratese è stata investita più volte nell’arco delle ultime tre settimane, dalle tre ondate di maltempo che hanno fatto danni diffusi. E ogni volta, accanto ai vigili del fuoco, ci sono anche i volontari dei diversi nuclei comunali di ProCiv.

In alcuni casi le ondate hanno “preso” in pieno più volte gli stessi paesi. Così è successo ad esempio a Samarate: dalla violenta tempesta della mattina del 12 luglio a quella in serata del 24, passando per l’episodio di settimana scorsa.
La prova? Il conto di 63 piante tagliate dal gruppo Genieri di Protezione Civile, «dai cedri giganteschi alle robinie».

Il conto ovviamente è solo quello delle piante cadute su pubblica via o che costituivano immediato pericolo. Ed è solo il conto di quelle tagliate dal gruppo samaratese. Perché a queste si devono aggiungere anche – ad esempio – quelle tagliate e rimosse dai vigili del fuoco, a volte con surreali incontri nella notte, resi più probabili dalla quantità di piante da rimuovere: «Alle quattro di notte siamo andati a tagliare una pianta caduta ed erano appena arrivati i vigili del fuoco, che si erano fermati mentre si spostavano da un intervento a un altro». Le piante nei boschi invece sono competenza del Parco del Ticino, con relativi volontari. 

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Albero sradicato a Samarate

Sempre restando all’ultima notte, quella del 24,  a Cavaria con Premezzo i volontari hanno fatto fronte all’allagamento del sottopasso della strada di Premezzo, dove si era rifugiato un automobilista: per evitare danni da grandine si è ritrovato con il veicolo “a mollo” nel sottopasso che si è allagato nel giro di pochi minuti.

Auto bloccata nel sottopasso di Premezzo

Sottopassi impegnativi anche a Gallarate, in particolare per l’episodio di venerdì 21: «È il giorno che ci ha impegnato di più» racconta Pietro Orlandi, coordinatore della Protezione Civile gallaratese, che ha diciassette volontari. «Si sono allagati tutti i sottopassi, compreso quello di via Venegoni che di solito non ha problemi».

Nella notte del 24 ancora allagamento al sottopasso di via 24 Maggio, tra Cascinetta e Cedrate, uno dei più problematici. Per il resto i volontari gallaratesi hanno corso in giro per far fronte al taglio delle piante cadute o pericolanti, da Crenna a Madonna in Campagna, a Cajello: la più impegnativa è stata quella che ha ostruito la via per Besnate, dal lato di Cajello, che ha richiesto due ore di lavoro a suon di motosega.

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Per riaprire i sottopassi spesso serve rimuovere i detriti che si sono accumulati nelle caditoie che convogliano l’acqua verso le condutture sotterranee. Al momento delle “bombe d’acqua” però è spesso opposto il percorso dell’acqua: con le condotte sotterranee oltre la capacità tombini e caditoie si trasformano in “geyser” che eruttano acqua che cerca sfogo, come si è visto ad esempio a Oggiona con Santo Stefano, altro Comune fortemente colpito (soprattutto al 12 luglio).

Il rischio legato alla pressione delle acque nelle condotte è che queste cedano, come era successo a Cavaria, sulla strada provinciale. O ancora (in due diverse occasioni) in via padre Lega a Gallarate, dove scendono le acque dal quartiere Ronchi.
Un episodio problematico è avvenuto sempre a Cavaria, a seguito delle piogge del 24 si è registrato un cedimento dell’asfalto in via 4 novembre (presso angolo via San Rocco), sull’asse usato da molti in uscita dallo svincolo autostradale A8.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 25 Luglio 2023
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